Brucia deposito della frutta
Brucia deposito della frutta Brucia deposito della frutta Rogo l'altra notte a Savigliano un miliardo e mezzo di danni SAVIGLIANO. E' di un miliardo e mezzo di lire il bilancio dei danni del rogo che l'altra notte ha devastato il deposito (mille metri quadrati) della cooperativa Fac (Frutticoitori associati cuneesi) di via Saluzzo 141. Le fiamme sono divampate verso le 4. L'allarme è stato dato dal guardiano notturno dell'azienda, che ha avvisato i vigili del fuoco. Sono intervenute otto squadre provenienti da tutta la provincia. I primi a raggiungere il luogo dell'incidente sono stati i pompieri di Saluzzo e Savigliano, Dopo aver verificato la situazione, hanno chiesto aiuto ai vigili di Cuneo, Barge e Busca. Il lavoro per circoscrivere le fiamme è stato ostacolato dal forte vento che imperversava nella zona. Soltanto nella tarda mattinata di ieri i volontari sono riusciti a domare l'incendio, che ha distrutto molti container in plastica e legno, centinaia di cassette per imballaggio e alcuni macchinari per la lavorazione e trasformazione alimentare di frutta e verdura. I vigili sono riusciti ad evitare che le fiamme si estendessero alle case che sorgono in strada Benne, tra Savigliano e Saluzzo, vicini al deposito bruciato. Sono ancora ignote le cause del disastro (non si esclude l'ipotesi dolosa): a scatenare il terribile rogo sarebbe stato un brandello di materiale plastico bruciato. Sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta; le indagini sono seguite dai carabinieri di Savigliano, che hanno posto i sigilli sulle poche parti del magazzino rimaste intatte. La Fac, azienda a responsabilità limitata composta da una decina di soci, è molto conosciuta nel Cuneese per l'attività di trasformazione nel settore agro-alimentare che svolge in tutta Italia e anche all'estero. Altri due incendi, di minor gravità, nell'Alessandrino: a Tortona è andata in fiamme una sabbiatrice nella fonderia «Manelli» (danni per 50 milioni); in frazione Roncaglia di Casale è bruciato il fienile della cascina di Francesco Casachi, in via San Martino. [m. b.j
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