Carbonizzato per una candela
Carbonizzato per una candela L'inchiesta sul rogo e l'esplosione di una roulotte in frazione Peniate di Novara Carbonizzato per una candela La vittima (unpensionato di 42 anni) illuminava abitualmente la sua «casa mobile» con un cero Paura degli abitanti per lo scoppio di due bombole del gas. Nuove indagini. Oggi l'autopsia NOVARA. Sono ancora misteriose le cause del tragico rogo della roulotte, poi distrutta dallo scoppio di due bombole di gas, in cui sabato sera è morto Salvatore Sanzifero, un operaio di 42 anni originario di Terrasini, in provincia di Palermo. Ieri a Peniate, la popolosa frazione di Novara dove è avvenuta la disgrazia, dopo i rilievi eseguiti durante la notte anche dai vigili del fuoco, c'è stato un nuovo sopralluogo della polizia , e dei tecnici della scientifica. Non si sa molto degli elementi che sono stati raccolti tra i rottami del caravan e nel cortiledeposito dov'era sistemato ma, anche se gli inquirenti non trascurano nessuna ipotesi, gli orientamenti sembrano ormai propendere per la disgrazia. A confermarla sarebbero alcuni riscontri, come il ritrovamento del lucchetto con il quale Sanzifero si era chiuso all'interno della roulotte e la testimonianza di chi lo aveva visto utilizzare una candela per illuminare il locale. Il cero potrebbe essere caduto ed essere la causa del rogo. Qualche indicazione in più potrà arrivare dall'autopsia che verrà eseguita oggi sui resti carbonizzati dell'uomo, che dall'89 godeva di una pensione dell'Inps. Probabilmente è stato avvolto dalle fiamme senza aver avuto il tempo di chiedere aiuto. Una fine atroce, ma si è rischiato un disastro di più vaste proporzioni. Nella strada Martelli, attorno alla roulotte c'era un piccolo deposito di legnami del cognato della vittima, e poco distante c'è un deposito di bombole di gas. Per questo, molti abitanti delle case vicine dopo aver dato l'allarme ai vigili del fuoco si erano allontanati. Nessuno immaginava però che dentro al caravan, ormai divorato dalle fiamme, ci fosse una persona. Salvatore Sanzifero era tornato ad abitarci da mercoledì: «Fino ad allora era ospite qui da noi racconta il cognato Angelo Di Maio, 45 anni, che abita a Novara nel quartiere di Sant'Agabio - poi aveva preferito andare a stare da solo, nella roulotte che uso anche per tenere alcuni attrezzi. Sabato pomeriggio ero stato con lui fino alle tre, chi poteva immaginare una disgrazia così. L'anno scorso avevamo passato le ferie assime. Lui si era fermato a Palermo. A settembre era salito, restando con noi tutto l'inverno». E' una storia triste quella di Salvatore. Padre di tre figli (Pietro, 18 anni; Pasquale, 16, e Giuseppe di 11), si era separato dalla moglie, Elisa Rugnetta, cinque anni fa. Piero Benacchio I resti della roulotte devastata dalle esplosioni e la vittima Salvatore Sanzifero
Persone citate: Agabio, Angelo Di Maio, Elisa Rugnetta, Piero Benacchio I, Salvatore Sanzifero
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