Troppi disabili nel villaggio

Troppi disabili nel villaggio Rivarolo, accuse al progetto Anffas Troppi disabili nel villaggio Anziani non autosufficienti e handicappati insieme in un villaggio alle porte di Rivarolo. La proposta, avanzata dall'Anffas, proprietaria della struttura e accettata dall'unità sanitaria locale 38 di Cuorgnè, prevedeva di sistemare 40 non autosufficienti e 30 handicappati. Ma è già polemica. «Concentrando in un'unica area un numero così alto di portarori di handicap non si favorisce affatto-l'integrazione» sostiene Giampiero Cassulo, capogruppo pds in Consiglio a Rivarolo. «Rischiamo di creare un grande ghetto. I canoni per strutture sanitarie rivolte ad anziani ed handicappati sono differenti». Una considerazione che si basa sulle argomentazio- ni proposte dal Csa (coordinamento sanità e assistenza tra gruppi di base), ma che si scontra con quanto sostengono i politici rivarolesi. «Il villaggio dispone di 5 blocchi di edifici. Ne sono utilizzati solo due. Sfruttando i locali ancora vuoti non si rischia affatto di creare un ghetto» dice il sindaco di Rivarolo, Domenico Rostagno. Una proposta di revisione del progetto è stata presentata anche all'assemblea dei Comuni dell'Usi 38. Ma per ora da Cuorgnè giungono altri segnali. L'amministratore staordinario, Francesco De Pace non si sbilancia: «Proseguiamo con quanto progettato. Sarà la Regione ad esprimere il parere definitivo sul progetto».

Persone citate: Domenico Rostagno, Francesco De Pace, Giampiero Cassulo

Luoghi citati: Cuorgnè, Rivarolo