Preso il maniaco mentre telefona

Preso il maniaco mentre telefona Molestava ragazzi, sorpreso in una cabina Preso il maniaco mentre telefona Lo hanno fermato in una cabina di corso Cairoli. Era al telefono, stava mormorando frasi oscene ad un ragazzo di 15 anni: «Ti voglio vedere, ti prego, dammi un appuntamento». E' un operaio di 33 anni il maniaco che dal giugno scorso ha portato la paura in molte famiglie. E' caduto in una trappola tesagli da polizia e carabinieri. Vive con la madre e un fratello, è incensurato, lavora in una nota azienda tipografica. In questura ha detto: «Era solo un gioco». Il suo difensore scuote la testa: «Ha una personalità particolare, è spaventato». Ora si indaga sulle denunce presentate in questi mesi. I fascicoli sono sui tavoli di tre magistrati: le tre inchieste verranno unificate in un unico procedimento. Per questo, «per completare indagini molto delicate», la magistratura chiede di non rivelare, per ora, il nome dell'operaio. Il difensore del giovane, l'avvocato Massimo Francioni, di¬ ce: «Alcune cose sono ancora da chiarire». Ma due punti sono fermi. L'operaio è stato fermato mentre telefonava ad un minore. In casa sono stati trovati elementi che l'accusano. La trappola. Lunedi pomeriggio squilla il telefono in casa di Massimo, 15 anni: «Ho letto che cerchi un lavoro, potrei aiutarti, voglio vederti, ti richiamerò fra qualche giorno». Il giovane resta turbato, si confida con la mamma. La donna si rivolge in questura, parla con il dottor Filippo Gangeri. Da mesi il funzionario indaga con i carabinieri su queste telefonate. L'apparecchio del minore è messo sotto controllo. L'altra sera la chiamata. I tecnici localizzano la cabina da dove è partita la telefonata: è quella di corso Cairoli, al civico 2. L'operaio è fermato mentre è ancora all'apparecchio. Nell'alloggio del giovane gli agenti hanno poi trovato un'agenda e alcuni fogli zeppi di numeri telefonici e nomi.

Persone citate: Filippo Gangeri, Massimo Francioni