Il fòhn spazza la città

Il fòhn spazza la città Vento caldo da Ovest a quasi cinquanta chilometri orari Il fòhn spazza la città Massima a 22 gradi, incendi nei boschi Rovesciati decine di tabelloni elettorali Bufera di vento caldo con termometro a 22 gradi. E' il fòhn delle Alpi, tipico fenomeno causato dalle correnti di aria che giungono dall'Atlantico. Gli strati di queste correnti - per superare la barriera alpina - si riscaldano. Poi piombano sulla pianura Padana. Ieri a Briancon (appena oltre il confine), il termometro segnava 8 gradi. Le raffiche hanno raggiunto punte di 45 chilometri l'ora, con una media di 30. Molto più forti sono state in Val Susa, di solito la più colpita dal vento. All'aeroporto di Caselle si prevede che - secondo le indicazioni che arrivano da Roma - ancora per oggi ci sarà vento caldo. Ma è un periodo in cui le previsioni sul Piemonte non trovano conferma. Se si prevede bel tempo, piove. E viceversa. Come mai? Risponde il climatologo Luca Mercalli: «L'Aeronautica fornisce le previsioni a scala nazionale, senza riferimenti a livello regionale. Siamo indietro di 20 anni in confronto ai francesi, che hanno stazioni meteorologiche locali con modelli matematici su aree limitate. La "Meteofrance" prevede il tempo anche nelle singole vallate. Per il Piemonte la situazione è particolare: sono le Alpi il regista dele variazioni del tempo». In città il vento ha fatto strage di cartelloni elettorali. A decine sono stati divelti - nonostante le zavorre in cemento nei corsi Ferraris, Traiano, Tazzoli, Trapani, Ferrucci, D'Azeglio, Inghilterra, Grosseto, Vittorio, in lungo Stura Lazio e in via Cossa. Squadre sono intervenute a sgomberare le corsie. Numerose le auto ammaccate. In frantumi molti vetri delle finestre, abbattuti anche numerosi comignoli. Con il vento si sono scatenati i piromani, che nel pomeriggio hanno provocato gravi incendi boschivi. Il più vasto è divampato sulle pendici del Musine, vicino a Caselette. Un altro rogo è scoppiato tra Valdellatorre e Givoletto. Alle 14, alimentate dalle raffiche, le fiamme hanno trovato facile esca in sterpaglie ed arbusti rinsecchiti dalla siccità. E' intervenuta la Forestale e sulle montagne infuocate sono salite le squadre comunali antincendio, con volontari e vigili del fuoco di Alpignano, Torino e Rivoli. Il rogo ha raggiunto un fronte di due chilometri. Il calore e le vampate in certi casi impedivano gli interventi. La Forestale ha inviato sul posto anche due elicotteri per dare manforte alla squadre di terra, in difficoltà per il vento. I velivoli hanno avuto problemi per operare e vuotare l'acqua sui boschi in fiamme. Il fuoco ha distrutto centinaia di pini e abeti, in una'arsa rimboschita. Il danno al patrimonio ambientale e forestale è notevole. Alcune abitazioni più isolate sono state salvate dai vigili del fuoco. Un altro vasto incendio è dilagato sulle colline di Cumiana in località Colletta e Galli Alti. Sono intervenuti la forestale di Pinerolo, volontari e vigili del fuoco di Avigliana, Giaveno e Condove. Le fiamme hanno distrutto un bosco ceduo. E' durato due giorni il rogo divampato sui monti di Condove in località Rocca. Le fiamme hanno incenerito decine di conifere. Altri incendi ad Avigliana, Giaveno, Susa, Balangero, Varisella, Pinerolo, Rubiana, Chiaverano; sulle alture di Ivrea, a Vico, Brosso e Iorio, Frassinetto. [g. dol.j Per l'uomo e il suo cane una passeggiata fra i tabelloni elettorali rovesciati