Transenne di notte al Forum des Halles

Transenne di notte al Forum des Halles Parigi si difende da teppisti e viados ti, librerie, cinema. Gigantesco tempio per il consumo, stordisce il visitatore con le sue interminabili, labirintiche boutiques e l'estro architettonico. Ma la centralità, come l'enorme transito e la vicinanza con rue Saint Denis (ultimo feudo - con Pigalle - di pornoshop e prostituzione) non favorisce un clima di sicurezza. Bande giovanili, gruppi punk e skin heads, accattoni vi imperversano anche nelle ore diurne. Il loro regno, tuttavia, è la notte. Chiusi cinematografi e pizzerie, fermi i trasporti urbani, questa caverna di Ali Babà in versione consumistica mostra un profilo da Mr Hide. Le gang si dividono gli spazi. Chi entra nel loro territorio rischia il furto o lo stupro. Le denunce non mancano. Vano invocare soccorso: le pattuglie sono rare. Altra categoria - più mansueta - di inquilini, i senza fissa dimora. Costruiscono piccoli box in cartone, una casina per ripararsi dalle correnti, ma verso le 5 il primo metrò li obbliga a sbaraccare. I più sedentari hanno una soluzionerifugio nelle scale d'emergenza. Nessuno, ormai, osa imboccarle, tale è la promiscuità. Fra gli ospiti, pure qualche profugo est-europeo senza visto. Una situazione insostenibile, accusano i negozianti, lamentando un degrado progressivo. Il sindaco Chirac ora vuole accontentarli. Ha predisposto controlli severi e promesso che entro agosto il Forum diverrà inespugnabile. Tramonta, in fondo, la filosofia «spazio aperto» cara al ministro Jack Lang. Nel Bois de Boulogne, per allontanare i viados (e l'Aids) nottetempo la polizia isola i viali secondari. Adesso tocca alle Halles. E qualcuno già invoca misure sugli Champs Elysées, poco raccomandabili quando calano le tenebre. Enrico Benedetto Transenne di notte al Forum des Halles PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sfratto ai Miserabili: il Forum des Halles chiuderà la notte. L'enorme complesso ospitava ormai tossicomani, squatter, clochard, spacciatori. Almeno 500, si mormora. Un'umanità che sembra uscire da Victor Hugo, e ogni sera trasforma in dramma sociale corridoi, scale, parcheggi. Aggredendo, talora, chi si avventura nella città sotterranea dopo le 24. Protestavano da mesi commercianti, flic, semplici turisti. Dopo molte insistenze, la Mairie ha dovuto rassegnarsi: sprangherà i molteplici ingressi e vi saranno transenne ogni 200 metri per scoraggiare qualsiasi velleità. Costo, 4 miliardi e mezzo. Dal Forum transitano ogni giorno 100 mila persone, oltre 30 milioni l'anno. Per necessità o svago. Quando - nel '69 le vecchie Halles, i mercati generali, lasciarono il primo Arrondissement trasferendosi nella banlieue Sud (Rungis), quell'enorme spazio vuoto incantò gli urbanisti. Idearono un giardino in superficie, che riprendesse alcuni motivi stilistici originari, e inventarono il resto. Parigi conserva una grande «memoria del sottosuolo». Nei secoli hanno scavato i romani, e poi via via re, cardinali, eserciti. Morale: 300 chilometri fra cunicoli, gallerie, caverne naturali, ufficialmente impraticabili ma che attirano non pochi esploratori clandestini. E le fogne sono visitabilissime con appositi égouts-tour. Per tacere il metrò. La struttura a 4 piani sotterranei, il Forum, coronava insomma una tradizione storica. Concepita nel '62, De Gaulle non la vide mai. Fu Georges Pompidou a realizzarla, prima fra i molti progetti che dovevano mutare il look parigino. Centro multiuso, garantisce gli accessi di metropolitana e treni periferici, ma insieme alberga una piscina, ristoran¬

Persone citate: Bois, Chirac, De Gaulle, Enrico Benedetto, Georges Pompidou, Hide, Jack Lang, Victor Hugo

Luoghi citati: Parigi