Rampulla, solito ignoto di F. Ver.

Rampulla, solito ignoto Rampulla, solito ignoto «Mosca mi diceva, parli, Pagliuca» CREMONA DAL NOSTRO INVIATO Martedì sera è uscito dal ring dell'Appello come un pugile suonato. Un'esperienza allucinante per Michelangelo Rampulla, 30 anni ad agosto, portiere superstar della Cremonese. Racconta: «Durante gli spot pubblicitari Mosca mi diceva: Pagliuca, dica la sua. Pagliuca? Mamma mia che disastro. No grazie. Visto come andavano le cose meglio tacere. Va bene, polemiche e risse fanno parte del gioco, ma a volte si parla a sproposito». Il portiere-bomber della squadra che arranca sul fondo della A ora avrà capito che la popolarità si paga a caro prezzo. Uno segna un gol di testa, para due rigori nella stessa partita e si ritrova in mezzo alla bolgia del calciospazzatura, senza accorgersene. Dica le verità, il ruolo di divo le piace. Ogni tanto non guasta. Gioco ed ho giocato in squadre che sono al margine del grande calcio e sono rare le occasioni per farsi notare. Io ho scelto un modo clamoroso per far vedere alla gente che Rampulla esiste, ma ora sono pronto a ritornare alla vita tranquilla di sempre. Anzi, spero proprio che sia così, perchè non amo le prime pagine e sono sicuro che due partite da protagonista non mi frutteranno un ingaggio da parte di un grande club. Già, ma perchè non è mai riuscito ad attirare l'attenzione delle squadre al top? Me lo sono chiesto anch'io. In passato c'è stata la possibilità di un passaggio alla Juve, ma non ci fu mai nulla di concreto. Non ho rimpianti. Il calcio è bello sotto ogni latitudine, l'importante è avere dei traguardi, lottare per qualcosa. Io ho quasi sempre combattutto per non retrocedere, ma non mi sento frustrato. A Cremona sto bene, ho un contratto per altri due anni. Come portiere, non come attaccante. E' in arrivo la Juve. Farle un gol sarebbe il massimo? Per carità. Proprio alla Juve dovrei fare questo sgarbo? Sono cresciuto a pane e Juventus, che in casa mia ha sempre avuto un fascino particolare. Affari di cuore a parte, non credo che stavolta avrò tempo di divertirmi e poi adesso mi tengono d'occhio, mi marcano stretto. Contro la Juve vorrei fare un partitone e pazienza se dovessi dare un dispiacere a mio padre, che conosce a memoria le formazioni bianconere degli ultimi 40 anni. Partita segnata oppure la strada della salvezza passa anche per di qui In questi casi le piccole squadre si trasformano. Tra noi e la Juve c'è un abisso, ma non abbiamo nulla da perdere. La salvezza è lontana. Abbiamo 13 punti, per non retrocedere ne servono 2627. Ci proveremo come sempre. Se ci sarà un rigore chi rischierà di più, lei o Baggio? Innanzitutto spero proprio che l'arbitro Nicchi non ne conceda. Ne abbiamo avuti cinque contro nelle ultime cinque partite. Non male, vero? Di sicuro non penso di ripetere l'exploit di Verona. Sono cose che capitano di rado, anche se in carriera rigori ne ho parati parecchi. Quanto a Baggio, è il più imprevedibile dei rigoristi. Studiarlo non basta perchè è troppo astuto, non sai mai da che parte calcia. Ma ho già parato un suo tiro dal dischetto. Io giocavo nel Cesena, lui a Vicenza. Aveva diciassette anni. In una partita di Coppa Italia entrò in campo al 91 ' e trasformò un rigore. Così, senza un filo di emozione. Questa è classe. Ma lei crede alla storia che piangere, alla lunga, serve per influenzare gli arbitri? Io vedo che tutti si lamentano sempre dei torti subiti, e lo fanno soprattutto quelle squadre che per la loro forza non avrebbero bisogno di nessun favore arbitrale. Nel calcio le proteste esistono da sempre. La differenza rispetto al passato è che oggi vengono amplificate dai giornali e soprattutto dalle tv. Io credo che gli arbitri non siano in malafede, altrimenti me ne starei a casa. Diciamo che magari sbagliano di più ai danni della Cremonese che della Juve, ma neppure questo è un fatto nuovo. . Allora arrivederci al prossimo miracolo. Non prometto nulla, ma con la Juventus giocherò una grande partita. Anzi, spero proprio che sia la più bella di tutta la stagione, anche senza gol fatti o rigori parati. [f. ver.]

Persone citate: Baggio, Michelangelo Rampulla, Pagliuca, Rampulla

Luoghi citati: Cremona, Italia, Mosca, Verona, Vicenza