Trasporti, Bruxelles punta anche sul treno

Trasporti, Bruxelles punta anche sul treno Raffica d'accordi per le Ferrovie dello Stato Trasporti, Bruxelles punta anche sul treno COPENHAGEN DAL NOSTRO INVIATO Karel Van Miert, gran capo dei trasporti Cee conferma: «Le tasse sulla circolazione dei veicoli arriveranno per tutti». E se il consiglio Cee non approverà la proposta, Van Miert troverà altre vie «per arrivare allo stesso risultato». L'uomo della Cee parla all'Euromodal, la rassegna sull'intermodale (trasporto combinato fra strada e rotaia) e tutti sanno che la partita non sarà facile: le merci che si muovono con l'intermodale sono poche, il 4% in Europa. Il sistema è bloccato da reti ferroviarie scoordinate, mancanza di quadro normativo, materiali inadatti, mancanza di infrastrutture, costi elevati. Van Miert fa il conto: 2,2 miliardi di Ecu da investire entro il 2000. Una volta tanto, l'Italia non arriva ultima. Il nostro sistema economico, del resto, ha dovuto far di necessità virtù e ricorrere al combinato per attraversare le Alpi e, soprattutto, per servire i mercati extracomunitari, dove i regolamenti e i balzelli sono pesanti. Nel '91, dice Eugenio Muzio general director della Cemat (che gestisce il 54% del combinato italiano) «il traffico del settore è cresciuto del 10%, con grandi risparmi sul piano sociale: 200 mila trasporti, l'equivalente di 200 mila tir tolti dalle strade» e i programmi puntano sul raddoppio per quest'anno. Intanto, le Ferrovie italiane, per recuperare il terreno perduto nel settore merci, si alleano col privato. Costituito il Freight Leaders Club con le grandi firme del settore merci, stanno per maturare tre accordi, spiega Giusepe Pinna, responsabile della divisione merci Fs: «Uno con Sinport (gruppo Fiat-Impresit) per una joint venture nella costruzione e la gestione di una rete di porti e interponi; un secondo con Finmare per gestire al meglio il traffico merci con la Sardegna; un terzo con la Elsag-Bayley». Sinport, tra l'altro, stringe nuove alleanze. Ieri è stato firmato l'accordo con il porto di Trieste per la concessione del molo settimo, terminal contenitori specializzato nei traffici internazionali. Un'intesa destinata a pesare su progetti, investimenti e prospettive commerciali dello scalo triestino. Per il trasporto intermodale, comunque, la convenienza si misura sulle lunghe distanze. In Italia, si raggiunge al sopra dei 600 chilometri. E in Europa? I nodi sono l'attraversamento delle Alpi e il confronto con l'esercito di trasportatori frazionati in 200 mila piccolissime imprese. La Svizzera lascia intravedere la possibilità di aprire un corridoio per i Tir fino a 40 tonnellate (oggi è bloccato alle 28), se la Cee garantirà un'alta quota di transiti via ferrovia. L'Austria promette altri tunnel e un rapido progetto per il Brennero. Roba, se tutto va bene, che maturerà dopo il 2010... All'Italia i progetti svizzeri per il Gottardo non piacciono e Gianfranco Boschetti, amministratore di Saima-Avandero, sottolinea i timori dei trasportatori italiani: «Tempi troppo lunghi e infrastrutture antieconomiche, visti i precedenti». Brano Gianotti LaSinport(Fiat) si allea alle Fs e con il porto di Trieste | MERCI ili} PASSEGGERI INCREMENTO DEL TRAFFICO FERROVIARIO DAL '90 AL 91 DATI IN PERCENTUALE Nel grafico, lo sviluppo del traffico merci e passeggeri in alcuni dei principali Paesi d'Europa nel '91

Persone citate: Bayley, Eugenio Muzio, Gianfranco Boschetti, Gianotti, Giusepe Pinna, Karel Van Miert, Roba, Van Miert