Vishnevskaja: canto per i miei ex nemici

Vishnevskaja: canto per i miei ex nemici Solidarietà della grande cantante russa, moglie di Rostròpovich, per gli artisti in pensione Vishnevskaja: canto per i miei ex nemici Con un concerto di beneficenza, torna al Bolshoj dopo 18 anni MOSCA. Se ne era andata col marito 18 anni fa, espulsa come indesiderata dal regime politico. Motivo? Per molti mesi il soprano Galina Vishnevskaja e il marito il direttore e violoncellista Mstislav Rostròpovich, avevano ospitato nella loro dacia lo scrittore messo al bando dal regime Aleksandr Solzhenitsyn. Nel 1974 la risposta del potere non si era fatta attendere: l'esilio in occidente pochi mesi dopo quello di Solzhenitsyn. Ora che il vento della storia ha presto a fischiare in un altro senso non solo Rostròpovich e Vishnevskaja tornano a Mosca, ma quella che per anni era stata la dominatrice incontrastata della scena lirica russa è tornata, a 65 anni, nel suo teatro di allora: il Bolshoj di Mosca. Dunque la battaglia per salvare la cultura russa dai disastri della devastante crisi eco¬ nomica hanno trovato un nuovo alleato proprio in Galina Vishnevskaja. Fra l'ammirazione dei fans e degli ex colleghi la Vishnevskaja ha annunciato che gli incassi del concerto che terrà domani al Bolshoj e parte dei guadagni della sua autobiografia saranno destinati alla costituzione di un fondo per pensioni per gli artisti del Bolshoj. C'è stato un tuonare di applausi quando alla Vishnevskaja, elegante e giovanile a 65 anni, è stato reso il vecchio «passi», il documento che le consentiva di entrare dall'ingresso degli artisti, del più famoso teatro della capitale, dove per anni era stato l'idolo del pubblico, comprese le autorità sovietiche. Proprio quel teatro i cui intrighi politici ed artistici la Vishnevskaja aveva descritto tanto bene nella sua famosis¬ sima autobiografia «Galina Una storia russa». Ed è abbastanza stupefacente che proprio i protagonisti di quegli intrighi possano fra qualche anno usufruire del fondo pensionistico che con i guadagni di quel libro sarà formato. Il Bolshoj è una delle tante istituzioni teatrali di Mosca che attualmente versano in una disperata situazione finanziaria, e non sono assolutamente in grado di pagare agli artisti cachet paragonabili a quelli che si guadagnano in Occidente. Un gruppo di giovani banchieri e uomini d'affari russi ha di recente realizzato una meravigliosa serata di gala per le bisognose casse del Teatro d'Arte intitolandola a un famoso mecenate dell'epoca prerivoluzionaria, Sasha Morozov, che era stato l'iniziale benefattore di quel teatro, [s.n.l

Persone citate: Aleksandr Solzhenitsyn, Galina Vishnevskaja, Sasha Morozov, Vishnevskaja

Luoghi citati: Mosca