Pravda lascia le edicole l'ultimo simbolo dell'Urss
«Stavamo per invadere la Polonia» I russi nell'81 «Stavamo per invadere la Polonia» VARSAVIA. Le forze armate dell'Urss avevano avuto l'ordine di invadere la Polonia il 14 dicembre 1981 per porre fine alle attività controrivoluzionarie di Solidarnosc. Lo ha dichiarato il comandante in capo dell'ex Armata Rossa di stanza in Polonia, generale Victor Dubynin, in un'intervista che sarà pubblicata oggi «Gazeta wyborcza» ma della quale sono state ancipate ieri alcune parti. E' la prima volta che un rappresentante della gerarchia militare dell'ex Urss riconosce ufficialmente che il Cremlino era pronto a invadere la Polonia, esattamente come fu il caso della Cecoslovacchia nel 1968. Il generale Dubynin, che nel 1981 era comandante di una divisione dell'Armata Rossa in Bielorussia, ha confermato che «tutto era pronto» per invadere la Polonia il 14 dicembre. L'operazione fu bloccata dalla proclamazione dello stato di guerra, il 13 dicembre 1981, da parte del presidente Wojciech Jaruzelski. Dubynin valuta inoltre che l'esercito polacco non avrebbe avuto alcuna possibilità di reagire perché «sarebbe stato neutralizzato senza problemi», «senza possibilità di opporre una resistenza attiva» alle forze d'occupazione. Il generale Jaruzelski, commentando le affermazioni di Dubynin, ha detto ieri a una radio privata polacca che esse confermano quanto da lui stesso dichiarato in passato, e cioè che la proclamazione della legge marziale ha permesso di evitare il peggio. «Queste dichiarazioni attestano quello che io stesso diverse volte ho ribadito in modo meno esplicito», ha detto l'ex presidente, aggiungendo che la situazione internazionale all'epoca «avrebbe prima o poi provocato un intervento militare in Polonia». Le rivelazioni del generale Dubynin rischiano di mettere in situazione delicata i parlamentari polacchi che all'inizio dell'anno hanno adottato una risoluzione sull'illegalità dello stato di guerra e deciso di farne rispondere gli autori davanti alla Corte costituzionale. [Ansa]
Persone citate: Dubynin, Jaruzelski, Victor Dubynin, Wojciech Jaruzelski
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