Un falso Bompiani per il libro di Sgarbi?

Un falso Bompiani per il libro di Sgarbi? Giallo per un'introduzione contestata. La casa editrice: «Ci dispiace, stiamo chiarendo» Un falso Bompiani per il libro di Sgarbi? Le figlie di Valentino accusano: «Quella prefazione è apocrifa» wj] MILANO 1/ ALENTINO ■ Bompiani 1/ non ha mai scritto la noV ta di prefazione al DizioI I nano dei monumenti italiani e dei loro autori dedicato a Roma dal Rinascimento ai giorni nostri e firmato da Vittorio Sgarbi. Questo sostengono le figlie Ginevra ed Emanuela, che accusano il critico d'arte di aver fatto, col libro pubblicato nel dicembre scorso dalla Bompiani, una sgradevole operazione commerciale ed anche un falso. La copertina è rigorosamente uguale a quelle dello storico Dizionario delle opere e dei personaggi, punto di forza della casa editrice, di cui Valentino Bompiani deteneva i diritti d'autore anche dopo essere uscito dal gruppo. Il volume, al momento della pubblicazione, venne presentato come l'ideale continuazione di quell'impresa monumentale. La «benedizione» del grande editore autorizzava l'avvicinamento fra le due opere, e non destò sorpresa: negli ultimi anni di vita, Valentino Bompiani aveva Sgarbi in grande simpatia. Nel '90, quando pubblicò il suo ultimo libro, Grigueiras, volle per la presentazione a Milano proprio il critico d'arte insieme con Furio Colombo, presidente del gruppo Bompiani-Fabbri. La prefazione al Dizionario di Sgarbi era calda, entusiasta: «E' una felice sorpresa - scriveva Bompiani - vedere che l'impresa più rappresentativa della mia vita, il Dizionario delle opere e dei personaggi, è stata presa con. e punto di riferimento e stimolo (...) Sono lieto - concludeva - che ad incamminarsi su questa strada sia uno storico dell'arte originale e insolito come Vittorio Sgarbi, che da anni seguo e stimo». Il conte Valentino è scomparso meno di un mese fa, i diritti sono ovviamente passati alla moglie e alle figlie, Ginevra ed Emanuela, che non hanno mai gradito l'accostamento fra le due opere. Nei giorni scorsi si diceva che avessero chiesto alla Bompiani di cambiare almeno la copertina quando si fosse proceduto a una ristampa. Ma dietro la voce si nascondeva un giallo editoriale. Ginevra Bompiani, con il do¬ lore di chi avrebbe preferito non se ne parlasse, ha accettato di riassumere anche a nome della sorella i termini di una brutta storia: «La notizia della ristampa è sbagliata - dice -. Non ci risulta che ci sia una ristampa». C'è ben altro: «Noi sappiamo che la nota a firma Valentino Bompiani è apocrifa e nostro padre ce lo ha confermato. Il libro però è arrivato quando papà cominciava a star male e la sua malattia ci ha assorbito tanto da impedirci di occuparci a fondo della questione. Stiamo ora chiarendo con la casa editrice come è avvenuto il fatto e che cosa fare». «D'altra parte posso dirle prosegue - qual è il pensiero di nostra madre che è erede dei di¬ ritti d'autore di nostro padre e quindi anche di quelli di tutela morale. Il pensiero che noi condividiamo è che non si può comunque ipotizzare una continuità fra il dizionario e il volume di Sgarbi. «Quella di Sgarbi è un'opera di pura compilazione. Il Dizionario è un'opera d'impostazione storico-critica di valore culturale riconosciuto in tutto il mondo tanto da essere stato pubblicato con il patrocinio dell'Unesco. Che Sgarbi cerchi di creare dei collegamenti è comprensibile, dato che non può che trarne dei vantaggi. Ma noi crediamo che chi raffronta le due opere non possa ricavare un'impressione di continuità altro che dalle copertine. Del resto lo stesso Sgarbi ha descritto il suo libro come un elenco telefonico». E l'accusato? Ieri taceva. Il suo agente non è riuscito, dice, a rintracciarlo. Ha risposto invece la Bompiani, con un comunicato che non sposa la tesi dell'accusa, ma non la respinge neppure: «Innanzi tutto siamo profondamente rammaricati, data la stima e l'amicizia che ci hanno sempre legati a Valentino Bompiani. Stiamo chiarendo con la famiglia Bompiani la situazione. Ricordiamo anche l'attenzione e l'incoraggiamento che Valentino Bompiani ha espresso negli ultimi anni nei confronti di Vittorio Sgarbi». Mario Baudir.o Vittorio Sgarbi e Valentino Bompiani. Nella nota introduttiva al «Dizionario dei monumenti italiani e dei loro autori», l'editore scomparso a fine febbraio lodava lo «storico dell'arte originate e insolito, che da anni seguo e stimo»

Luoghi citati: Ginevra, Milano, Roma