Tombstone vieta le sfide all'Ok Corral di P. P.

Tombstone vieta le sfide all'Ok Corral Il sindaco: in troppi vengono per fìnti duelli con armi vere, più volte c'è quasi scappato il morto Tombstone vieta le sfide all'Ok Corral Colt e Winchester fuori legge nella mitica città dell'Arizona WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Taceranno le pistole a Tombstone. E' finita, ragazzi. E' un ordine del sindaco. Da oggi non si potrà più entrare in città armati. I turisti dovranno rinunciare agli eleganti cinturoni con il legaccio alla coscia. Non potranno più mulinare la Colt attorno all'indice destro, esibirsi in fulminee estrazioni. E' finita con le allegre e innocue sparatorie che al massimo potevano stendere una o due persone ogni tanto, crivellate di colpi davanti a un caratteristico «saloon». Non si potrà più caracollare armati a gambe larghe neppure nella mitica cittadina di Wyatt Earp e «Doc» Hollyday. Un cupo coprifuoco abbuierà un mito del vecchio West. Lì, a Tombstone, che appropriatamente significa «pietra tombale», tra i cactus della pie¬ trosa Arizona dove il vento caldo fa tremare i contorni delle immagini, lì, a venti tiri di Winchester dal Messico, era una grande, fantastica pacchia. La via centrale, lungo la quale sono allineate le case di legno con i portici che scricchiolano sotto gli stivali, era ancora quella di 100 anni fa, di quando si svolse il famoso duello all'«Ok Corrai». Un paio di speroni e ti potevi sentire Kirk Douglas. Bastava inclinare un po' all'indietro il cappello con un sapiente e leggero gesto della mano e nella tua bocca lampeggiava il luminoso e beffardo.ghigno di Burt Lancaster. Il fruscio di un rovo disperato in mezzo alla strada principale e potevi voltarti di scatto con l'aria vigile e temibile di Anthony Quinn. Evaporava odore di mucche e di cavallo dalle tue gambe ricoperte con copripantaloni di pelle da «vaquero», come John Wayne. L'illusione era perfetta. I 1200 cittadini di Tombstone, premurosi nel difendere la loro fonte principale di entrate, il turismo, non avevano rimosso un insegna, abbattuto un serbatoio d'acqua. E poi, eccoli spuntare all'improvviso i veri «cowboy». Irrompono al galoppo, urlano, sparacchiano per aria, indulgono a una pittoresca rissa. Uno estrae, l'altro è più veloce. Pam... Pam. Pam-pam. «L'hai voluto tu, bastardo». La sparatoria si allarga. Ci si spara da cavallo. Raffiche di colpi. Un animale si impunta. Un uomo cade, poi un altro. Rovinano al suolo e sembrano andare in pezzi come porcellane cinesi. E poi si rialzano. Il turista applaude. I «cowboy» erano «stunt-men» bene addestrati. Loro sì, ma i turisti no. I turisti avevano cominciato a prendere la cosa un po' troppo sul serio. E, invece delle pistole caricate a salve, cominciavano ad arrivare a Tombstone con proiettili veri. «Per fortuna non c'è ancora scappato il morto, ma ci siamo andati vicino più di una volta. E' ora di dire basta», ha dichiarato il sindaco, Alex Gradillas. E ha deciso. Mai più pistole vere a Tombstone. Molta gente storce il naso. «E' una violazione della Costituzione dello Stato, che permette ai suoi cittadini di andare in giro armati», sostengono alcuni, animati da civile garantismo. «Sfiderò la legge anche se rischio di finire in galera», proclama virilmente Terry Mogahey, un uomo per cui le tradizioni sono sacre. Esagerazioni. Tra l'altro, se si vuole andare in giro a sparacchiare liberamente, si cambia itinerario e il gioco è fatto. Si va in una scuola di New York, con l'unica accortezza sostituire la vecchia, cara Colt con una Smith & Wesson o una Beretta. E pam, pam, pam, e ancora pam. [p. p.]

Persone citate: Alex Gradillas, Anthony Quinn, Beretta, Burt Lancaster, Colt, Hollyday, John Wayne, Kirk Douglas, Terry Mogahey, Wyatt Earp

Luoghi citati: Arizona, Messico, New York, Washington