I killer di Medellín a New York
I killer di Medellín a New York DROGA Manuel Unanue dirigeva due riviste e denunciava i crimini dei trafficanti colombiani I killer di Medellín a New York Giornalista scomodo ucciso al ristorante dai narcos WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE La morte lo ha raggiunto a New York venendo da lontano, probabilmente da Medellin, Colombia. Manuel de Dios Unanue aveva 48 anni ed era un giornalista cubano che per tutta la vita aveva frugato nei segreti delle grandi organizzazioni criminali dedite allo spaccio della droga su larga scala. E' stato liquidato la notte scorsa con due colpi di pistola alla nuca. Unanue era in piedi davanti al bar del suo ristorante preferito, il «Meson Asturias», nel quartiere di Jackson Heights, un sobborgo dello sterminato Queens, sulla terraferma di New York. Un uomo con l'aspetto e lo stile di un «killer» è entrato, si è avvicinato al giornalista, lo ha freddato e si è velocemente dileguato. Unanue era sposato e aveva una bambina di 3 anni. «Credo sia stato liquidato per ordine del cartello di Medellin o di Cali», ha dichiarato poco dopo alla polizia Richard Araujo, caporedattore di «El Diario-La Prensa», il giornale di New York in lingua spagnola, che Unanue diresse dall'81 all'88. «Era un grande giornalista e un reporter molto aggressivo - ha ricordato Araujo -. Si era fatto moltissimi amici col suo coraggio, ma anche moltissimi nemici». Non è solo il fatto che il luogo dove Unanue è stato ucciso si trovi in una zona scelta dagli uomini di Medellin come base per le loro operazioni nell'area metropolitana newyorkese a dirigere i sospetti contro di loro. Il giornalista cubano, attualmente, dirigeva un giornale chiamato «Cambio 21» e la rivista «Crime», per il cui ultimo numero aveva scritto un'inchiesta sul traffico di droga tra la Colombia e New York. Entrambe le riviste, la prima delle quali fondata da lui, si occupano delle imprese della criminalità organizzata. «Cambio 21», in particolare viene descritta dalla polizia come una pubblicazione eminentemente «anti-droga». Quello del traffico di droga dal Sud America era un argomento che Unanue conosceva bene, poiché, meno di quattro anni fa, aveva pubblicato un libro dal titolo «I segreti del cartello di Medellin». «Allora, appena Uscito il libro, ci aspettavamo che Manuel venisse ucciso - ha dichiarato Araujo non adesso. Per questo siamo stati tutti colti di sorpresa». Ci sono altre piste possibili. Dopo quello su Medellin, Unanue aveva scritto un altro libro, «Macchine rubate a Porto Rico», in cui ricostruì l'omicidio di due attivisti del movimento indipendentista da parte della polizia, che li aveva attirati in un'imboscata. Due mesi fa, Unanue era andato a Porto Rico per testimoniare al processo su questo caso. [p.p.]
Luoghi citati: Colombia, Jackson Heights, New York, Sud America, Washington
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