Lanci di pietre contro le auto dei Giornalisti di E. A.
Lanci di pietre contro le auto dei Giornalisti FOGGIA Cresce la tensione Lanci di pietre contro le auto dei Giornalisti FOGGIA. Sale pericolosamente la tensione intorno al Foggia, precipitato dalle posizioni di vertice verso i bassifondi della classifica. Uopo il nervosismo di Shalimov, che martedì aveva gettato via la maglietta, e le accuse di Napoli alla società, è scoppiato un altro caso ben più grave. Alla fine dell'allenamento di ieri mattina, un gruppo di scalmanati tifosi ha aggredito verbalmente quattro cronisti, facendoli successivamente oggetto di un nutrito lancio di pietre. I cronisti hanno dovuto rifugiarsi in auto. I motivi? Secondo una ormai facile quanto assurda teoria dei tifosi, sarebbero stati proprio i giornalisti ad aver provocato con i loro articoli la spaccatura in seno allo spogliatoio. La rabbia dei teppisti si è poi sfogata anche contro Baiano che, mentre lasciava lo Zaccheria a bordo della sua vettura, si è preso la sua razione di insulti: «Ma quale Inter? Dove vuoi andare? Ti sei montato la testa». Mentre gli altri calciatori si allontanavano frettolosamente, all'interno del cancello di recinzione dello stadio rimaneva il solo Zeman con alcuni cronisti che lo invitavano ad andare come al solito in sala stampa per la rituale intervista. «No. Parlo qui» ha insistito poco felicemente Zeman, mentre si levava un coro di insulti da parte dei facinorosi addossati ai cancelli dell'ingresso principale della tribuna. In pochi minuti, il tecnico si è limitato a riferire di aver avuto un colloquio con Shalimov circa i motivi della sua plateale protesta, con il lancio della maglietta. Zeman ha ribadito che Shalimov è stanco, tanto che non si è nemmeno allenato, ed ha aggiunto che valuterà le condizioni del centrocampista russo nei prossimi giorni prima di decidere se utilizzarlo contro la Roma. Il tecnico non ha invece voluto rilasciare dichiarazioni su Napoli, proposto per sanzioni disciplinari ed economiche. Il difensore rossonero ha ripreso ad allenarsi anche so il suo impiego per domenica ò subordinata alla ratifica della proposta di sanzione da parte del Consiglio di Disciplina. Nel frattempo al di fuori dei cancelli la tensione cresceva e alcuni tra i più esagitati arrivavano a minacciare i giornalisti: «Faremo come a Genova e a Roma». I quattro cronisti sono riusciti a stento a evitare lo scontro fisico, raggiungendo le auto bersagliate da numerose pietre. [e. a.]
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