Bna scatta l'indagine su Gennari di V. S.

Bna, scatta l'indagine su Gennari Insider trading Bna, scatta l'indagine su Gennari MELANO. A dieci giorni dall'insediamento della nuova Consob presieduta da Enzo Berlanda, ecco scoppiare in Italia il primo caso di «insider trading». «Io non posso confermare nulla. Devo però sottolineare che il presidente della Consob, oltre all'obbligo di riservatezza, ha anche altri obblighi imposti dalla legge, ne è consapevole e si deve quindi muovere di conseguenza». Questo ha dichiarato ieri Berlanda, confermando in sostanza le voci sulle segnalazioni inviate alla procura di Milano e di Roma. Nella mattinata, anche il procuratore generale di Milano, Saverio Borrelli, ha ammesso di aver aperto indagini preliminari sulla vicenda. Dunque la macchina si è messa in moto. La doppia segnalazione, Milano e Roma, nascerebbe dal fatto che a Milano è nata la «notizia», con la conferenza stampa di Giuseppe Gennari, mentre Roma è la sede delle società coinvolte: Bonifiche Siele e Bna. Per Gennari comincia dunque la via Crucis, aggravata dal fatto che anche per Fidifin, finanziaria sua personale, la clientela (oltre cinquemila risparmiatori) è in subbuglio da qualche tempo per via del blocco dei riscatti, e pure di questa questione la Consob è stata interessata. Anzi, qua e là affiorano i primi particolari sulle irregolarità presunte. Si viene a sapere, ad esempio, che la Banque Indosuez ha denunciato due volte, l'ultima il 3 marzo scorso, un consulente Fidifin, Carlo Bozzi di Piacenza, per aver indebitamente utilizzato il nome della banca francese. Ma i problemi della commissionaria di Gennari non sono certo legati alle irregolarità dei collaboratori. E' in corso un'ispezione Consob su tutta l'attività del gruppo. L'accusa? Il sospetto che Gennari abbia ricevuto finanziamenti bancari sulla quota in Bonifiche Siele (circa il 18%) rastrellato con quattrini della clientela senza il rispetto delle norme previste dai regolamento Consob. Novità in materia, si prevede, ci saranno già lunedì. E' vero che non più tardi di sabato scorso, in una intervista Gennari ha ripetuto di essere nel giusto e di avere le carte in regola nella vicenda Bna, ma il comunicato Consob e l'invio dei rapporti alle procure starebbero ad indicare l'esatto contrario. Nel frattempo, anche i presunti potentati politici che, nella prima ora, sembravano aver spinto Gennari a tentare di giocare la mano forte con Giovanni Auletta Armenise, sono svaniti. Cosicché sorge il sospetto che, con una mossa a sorpresa, Gennari forse sperasse di rafforzare l'immagine davanti ai clienti Fidifin, nel tentativo di tenerli buoni. Se la Consob ha impiegato una settimana buona per venire a capo della diatriba tra Gennari e Auletta, risolta confermando la tesi di quest'ultimo, ossia che non esisteva impegno scritto alla cessione di Bna, anche la magistratura avrà bisogno di qualche tempo. Ieri, intanto, la Borsa ha di nuovo bocciato i titoli coinvolti nel grande pasticcio, più o meno collegato con i tentativi di sistemazione del crack Federconsorzi. Bonifiche ha perso il 6,55%, mentre Bna è rimasta invariata a 5169 lire. Infine, un'ultima osservazione: la vicenda giudiziaria e l'inchiesta per insider e turbativa di mercato bloccano ulteriormente qualunque altra possibilità di trattativa sull'intero gruppo di Auletta. [v. s.]

Luoghi citati: Italia, Milano, Piacenza, Roma