Il bilancio spaventa la City

Ma Romiti è scettico Quel ritardo è sospetto Ma Romiti è scettico Quel ritardo è sospetto ROMA. Carli getta acqua sul fuoco, ma gli industriali non vedono chiaro in questo slittamento della relazione di cassa. L'amministratore delegato della Fiat, Cesare Romiti, ad esempio, non crede alla giustificazione addotta dal ministro del Tesoro: «Dice che c'è lo sciopero della Banca d'Italia. Lei ci crede? io no», risponde ai cronisti che lo interrogano al termine del direttivo della Confindustria. Luigi Orlando, presidente della Smi, se la cava dicendo che «tutte le interpretazioni, anche le peggiori, possono essere giustificate». Altri invece, come Luigi Lucchini, uno dei «saggi», pensano ad un ritardo «di natura tattica, anche se non siamo autorizzati a sapere il perché non lo fanno nei tempi previsti». Lucchini sostiene anche che «la Confidustria non è autorizzata a fare politica: può, questo sì, dare consigli e aiutare i politici a fare in modo che questo Paese finalmente vada un po' meglio». Anche Carlo Patrucco, vicepresidente della Confindustria, non crede a Carli e taglia corto: «Non c'è nulla di nuovo sotto il sole». Infatti «il vero problema - aggiunge - è che abbiamo avuto indicazioni importanti da parte del governatore della Banca d'Italia il quale ha prefigurato una manovra di correzione». Si tratta «di sapere quale sarà l'entità di questa manovra ossia quale il fuori budget. Probabilmente se si arrivasse alla relazione emergerebbe un enorme differenziale tra gli obiettivi della Finanziaria e l'entità del buco». Riunitosi alla vigilia della giunta che dovrà votare la proposta dei saggi sul nuovo presidente (ed è sempre più certo il nome di Luigi Abete, che per il ministro del Lavoro Franco Marini sarà un «bravo presidente»), il Consiglio della Confindustria ha dedicato molto spazio a due temi scottanti: i contratti della scuola e del pubblico impiego e lo slittamento della relazione di cassa, su cui hanno sparato a zero anche i socialdemocratici, il pri e il pds. In una nota che compare stamane su 1'«Umanità» il psdi definisce a dir poco «risibile» la spiegazione data da Carli. «Un motivo - dice l'Umanità - che lascia intravedere nubi scure per il futuro prossimo, quando ad elezioni avvenute, ci si accorgerà che la ripresa è lontana, che il disavanzo si allarga e che dalle casse statali mancano qualcosa come 22-24 mila miliardi. E da qui alla riproposta di qualche "stangata" il passo è breve». Ugualmente acido il commento dei repubblicani. La relazione trimestrale di cassa subirà un ritardo di dieci giorni? bene, dice il pri, «ma allora - chiede con un articolo della Voce Repubblicana - il governo anticipi la situazione di bilancio che la relazione trimestrale di cassa dovrebbe presentare. Dichiari se allo sfondamento di 20 mila miliardi a fine '91 si aggiunge un andamento disastroso dei conti pubblici nella prima parte del '92. Risponda, se ne ha gh' argomenti, alle accuse di falso motivate dai 65 mila miliardi di debito fiscale che non appaiono in bilancio». L'organo repubblicano riporta poi i giudizi critici sui conti pubblici italiani espressi dall'Herald Tribune, dal Wall Street Journal e dal vicepresidente della commissione Cee, per concludere che «forse Andreotti e Forlani pensano che questi prestigiosi osservatori li abbiamo assoldati noi, per «distruggere invece che costruire, come dicono loro». Il pds, infine, per bocca di Vincenzo Visco, afferma che se il governo non comunicherà al più presto come stanno in realtà le cose, «il pds continuerà per tutta la campagna elettorale a richiedere al governo adempimenti a cui è tenuto per legge». Cesare Roccati Oggi la Confindustria designa il presidente Marini applaude Abete «Ha le carte in regola» Cesare Romiti, amministratore delegato Fiat

Luoghi citati: Roma