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Impresario assolto per i rifiuti Quincinetto Impresario assolto per i rifiuti Non hanno rovinato né boschi né campi le 150 camionate di terra e detriti fatte scaricare dall'impresa di costruzioni Bertino a Borgofranco, nei pressi della Dora. Lo ha stabilito il pretore di Ivrea, che ha assolto dall'accusa di danneggiamento di beni dello Stato l'impresario di Quincinetto Giovanni Bertino, il figlio Flavio e la moglie Caterina Vigna. La vicenda era venuta alla luce nell'estate di due anni fa. A sollevarla era stato il presidente della sezione eporediese di Italia Nostra e consigliere di minoranza di Borgofranco, Quirino Perfetti. Su segnalazione di alcuni abitanti della zona «Gerì», dov'era stata scaricata la terra, Perfetti presentò un'interrogazione in Consiglio comunale. Il sindaco di Borgofranco inviò tutta la documentazione alla procura della Repubblica di Ivrea. Una misura precauzionale adottata in seguito alle numerose prese di posizione di associazioni ambientaliste scese in campo a fianco di Italia Nostra. I sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi dalla magistratura non hanno mai evidenziato irregolarità. «Il materiale di riporto è stato scaricato in una zona deserta dove non c'erano che pochi arbusti» hanno sostenuto in aula i difensori Badellino, Coda e De Munì. Una tesi accolta anche dal pretore Luigi Grimaldi che ha chiesto ed ottenuto di poter visionare alcuni filmati realizzati in zona. I campi coltivati a granoturco e i boschi sono, infatti, distanti alcune centinaia di metri dal punto di scarico. Giovanni Bettino, impresario notissimo in Canavese, lo scorso dicembre era finito in manette su ordine della procura della Repubblica di Aosta. Con lui in carcere erano finiti Giuliano Follioley e Vittorio Garda, con la pesante accusa di turbativa d'asta. [1. poi.]