Poli, cantieri aperti per cento miliardi

Poli, cantieri aperti per cento miliardi Pronte cinque nuove aule, tolto l'amianto Poli, cantieri aperti per cento miliardi Il conto alla rovescia è cominciato e tra pochi giorni i quasi tredicimila iscritti al Politecnico avranno disponibili cinque nuove aule (due da cento posti, tre da sessanta). I 380 posti a sedere ricavati soprelevando l'edificio sul lato di via Peano, se sono troppo pochi per sanare la sempre più sentita carenza di spazi, consentono a studenti e professori di lavorare in condizioni più dignitose. Sembra un cantiere aperto, e non da ieri, l'atenèCTdi corso Duca degli Abruzzi e l'ultimo dei.-Jayori invase di ultimazione fa parte di una serie di interventi per cento miliardi (comprese le opere al Castello del Valentino che ospita Architettura e nella sede staccata di Vercelli) decisi nell'ultimo lustro. «Per avere un'idea della complessità degli interventi rileva il prof. Pier Giovanni Bardelli, il vice rettore per l'edilizia - basti ricordare che nei cantieri sono impegnati venti ditte, una quarantina di professionisti oltre al personale dell'ufficio tecnico». Ma i risultati si vedono. L'ateneo è fra le rare istituzioni pubbliche ad avere eliminato completamente nella propria sede l'amianto e le barriere architettoniche. E' recente l'apertura di un ufficio postale e di un'agenzia della Crt con accesso dall'interno del Politecnico e dalla via d'Ovidio. Due novità che se hanno poco di «accademico» costituiscono un apprezzato servizio per le migliaia di persone che lavorano nell'edificio. E' di prossima apertura la sala-mensa con annessa cucina mentre gli studenti possono già incontrarsi o studiare in due prefabbricati di 400 mq installati a fianco dell'ingresso principale. «La sede attuale si sta dimostrando per nostra fortuna ammette il prof. Bardelli - progettata con saggezza e ampiezza di previsioni, che ci consentono, a distanza di 30 anni, di intervenire con medi e grandi progetti». E' cosi possibile soprelevare le varie sedi dei dipartimenti senza interrompere l'attività didattica e di ricerca, è possibile ristrutturare, ampliare, migliorare. Anche se docenti e iscritti sono costretti a convivere, con rumori, polvere, ponteggi e gru. Ma i lavori in corso, nonostante i cento miliardi di inve¬ stimenti, consentono all'ateneo di non andare oltre la sopravvivenza. In attesa dei permessi e dei fondi per il raddoppio sulle Officine ferroviarie, oltre corso Castelfidardo, il Poli ha presentato una prima richiesta al Comune: la possibilità di installare prefabbricati per almeno duemila mq su un'area libera delle Officine o di ristrutturarvi alcuni edifici. Ancora il prof. Bardelli: «Ci permettiamo di insistere sull'urgenza di avere risposte certe e razionali dagli amministratori pubblici. In ballo c'è la qualità della preparazione dei nostri futuri ingegneri e architetti». Igj-P-1 Le nuove aule sono state ricavate soprelevando l'edificio su via Peano dove funzionano già anche l'agenzia di una banca e un ufficio postale Stanno per terminare i lavori della nuova mensacucina per il personale dell'ateneo

Persone citate: Pier Giovanni Bardelli

Luoghi citati: Vercelli