Corini: i nostri gol per Barcellona

Corini: i nostri gol per Barcellona europeo under 21 Nei quarti con la Cecoslovacchia è in gioco anche il passaporto per le Olimpiadi Corini: i nostri gol per Barcellona Gli azzurrini pronti alla battaglia di Trnava Molti osservatori italiani per l'erede di Skuhravy trnava DAL NOSTRO INVIATO Si apre oggi ufficialmente la caccia al ceko su due fronti: da parte degli azzurrini con obiettivo le semifinali europee e la qualificazione per le Olimpiadi di Barcellona (con un eventuale ripescaggio attraverso lo spareggio con... l'Australia a Sydney!) ma anche da parte degli operatori di mercato che oggi saranno numerosi nello stadio di Trnava. Tra essi Vitali (Atalanta), Landini (Genoa), Bozzao (Parma), nonché Damiani, più un inviato di Moggi. Sguardi puntati sul ventenne Peter Dubovski, seconda punta dello Slovan Bratislava, già titolare in Nazionale A e prestato per l'occasione all'Under 21. Presente anche Arrigo Sacchi ma per altri motivi. Il compito più gravoso, indubbiamente, spetterà ai ragazzi di Maldini anche se, stando a Corini, il peggio è passato. «E' quasi impossibile ritrovarsi di fronte una formazione più forte dell'ex Urss - dice lo juventino, regista dell'Under 21 - in campionato ho trovato solo un avversario simile, cioè il Milan. Eppure abbiamo incontrato i russi e siamo ancora qui». Corini è l'unico giocatore citato da Kopecky nella sua conferenza stampa: «Oltre che essere un ottimo regista - ha detto - è molto pericoloso nei contrattacchi in quanto piazza la palla in velocità sui compagni in movimento». Però il tecnico cecoslovacco non ha timori: «L'Italia è alla nostra portata, poiché le siamo superiori sul piano fisico e come capacità offensive». Ma Kopecky, persi Majoros e Masik, le punte protagoniste della qualificazione, ha dovuto chiedere il «prestito» di Dubovski alla Nazionale A. Sentiamo ancora Corini che oggi diventerà il terzo azzurro nella storia dell'Under 21 con 25 presenze preceduto soltanto da Giovanni Galli (30) e Mancini (26): «A Trnava ci aspetta sicuramente una bolgia in un campo così stretto, con gli spettatori a contatto dei giocatori. Però non credo che i ceki ci sovrasteranno sul piano fisico: a parte il sottoscritto, gli altri miei compagni sono fisicamente ben piazzati, specialmente in difesa. E poi quando le gare sono ufficiali nessuno si è mai tirato indietro, a parte la sfortunata parentesi in Norvegia. Certo, dovremo segnare un gol altrimenti la gara di ritorno diventerebbe molto difficile. Sotto questo aspetto l'Under 21 assomiglia alla Juventus: è a suo agio nello sfruttare certe caratteristiche tattiche, il gioco di rimessa. Ci sono in noi la determinazione e la tensione nervosa giuste. L'Olimpiade ci interessa troppo perché venga sottovalutato questo doppio incontro: è un sogno che noi tutti vogliamo realizzare». A quanto pare la Federcalcio non è della stessa idea tanto che continua a «tirare» sul premio per la qualificazione: offre 15 milioni contro i 30 richiesti dai giocatori. In fin dei conti alla Nazionale A risulta che fossero stati promessi, prima dell'incontro di Mosca, 100 milioni per gin i igere agli Europei. Corini conclude dicendo di non considerarsi il numero uno della squadra azzurra ed escludendo il dualismo con Albertini: «Di giocatori decisivi ce ne sono pochi, ieri Maradóna, oggi Baggio. Io vivo sul collettivo della nazionale, se vanno bene i compagni, vado bene anch'io. Con Albertini non ci sono problemi: il caso è venuto fuori dopo la gara con l'Urss ma allora soffrimmo tutti, non soltanto noi due». E' anche l'opinione di Maldini che accenna a Corini come ad una «costante della nostra squadra, anche se gioca poco in campionato. Sono soddisfatto di lui e non mi posso lamentare nemmeno di Albertini. L'importante è che qualcuno metta dentro un pallone, dopo di che potremo ragionare contro questo avversario che tatticamente è molto bravo ed offre anche un calcio divertente». Giorgio Gandolfi Corini, il capitano, promette: «Non ci tireremo indietro»