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Acerra, nel campo nomadi l'arsenale della camorra Bombe e mitra provenienti dalla Jugoslavia Acerra, nel campo nomadi l'arsenale della camorra NAPOLI. Circa cento ordigni bellici sono stati trovati dalla polizia in un terreno tra Acerra e Caivano, nel Napoletano, poco distante da un campo di nomadi jugoslavi. Gli agenti hanno dapprima trovato, sepolto sotto mezzo metro di terra, un borsone contenente due mitragliatrici, tre pistole ed un centinaio di munizioni. Poi, in un'altra perlustrazione è avvenuto il ritrovamento degli ordigni. Si tratterebbe di bombe a mano di fabbricazione jugoslava dello stesso tipo di altre cinque che furono sequestrate un mese fa nella stessa zona, probabilmente materiale bellico proveniente dall'esercito mercenario croato in via di disfacimento. Gli artificieri hanno fatto brillare gli ordigni. In totale la polizia ha sequestrato 122 bombe al plastico del tipo «Bpm 75» e 12 al tritolo, del tipo «Bpm 52», oltre a tre mitragliette «Makarov», cinque pisto¬ le calibro nove e due calibro 7,65 tutte con matricola cancellata. Al sequestro gli agenti sono giunti dopo una serie di controlli nei campi dei profughi slavi che si accampano numerosi nella zona di Caivano. Le indagini sono partite dall'arresto di un pregiudicato, Domenico Altieri. Altieri - che ha precedenti penali per detenzione di armi e rapina - era stato trovato in possesso di otto bombe al plastico e di un chilo di plastico del tipo «t 4». Nella zona del ritrovamento di armi ed esplosivi è stata sequestrata una «Citroen» rossa targata Zagabria. La polizia, in collaborazione con l'Interpol, sta cercando di risalire al suo proprietario. L'esplosivo e le armi - secondo gli inquirenti - giungerebbero in Italia per via terra attraverso i nomadi slavi e per via di mare a Bari e sarebbero destinati ad essere venduti alla .camorra. [m. ci.]