Neonato nel sacchetto dei rifiuti di Francesco Allegra

Neonato nel sacchetto dei rifiuti Chiuso nella busta quando era ancora vivo, è morto per soffocamento Neonato nel sacchetto dei rifiuti Abbandonato in un campo di Borgomanero BORGOMANERO. Nel bosco c'è un sacco della spazzatura con la scritta «Comune di Borgomanero». Contiene il cadavere di un neonato: un maschietto. Ha il cordone ombelicale non ancora reciso. L'hanno trovato alle 9,30 di ieri. La macabra scoperta è stata fatta da Giuseppe Valsesia, 66 anni, pensionato: «Avevo un appuntamento in un bosco vicino - racconta ancora sotto choc - con mio fratello e un geometra per misurare un campo. Sono arrivato per primo ed ho notato il sacco della spazzatura abbandonato quasi a fianco della strada. Pensavo ai soliti maleducati che abbandonano i rifiuti nei fossi delle strade di campagna». Valsesia, però, non ha resistito alla tentazione di controllare cosa c'era nel sacco nero: «Gli ho dato un colpo con un falcetto. E' saltata fuori una spugna nuova. Sotto questa, un paio di grandi mutande da donna. Una sorta di boxer femminili, ricamati». Ma, dal fagotto, spuntava la faccina di un bimbo, morto. Il pensionato è terrorizzato: «Mi sono sentito male, e sono arrivati mio fratello e il geometra. Guardate là, ho detto. Forse c'è dentro un bambino morto». Uno dei tre è corso a dare l'allarme. E' giunto anche un medico. Il cadaverino è stato portato all'obitorio. Il luogo del ritrovamento non è lontano dall'abitato. Il sacco con il bambino si trovava infatti appena un paio di metri, dal ciglio di via Ghiglione. E' una strada laterale della statale 229 NovaraBorgomanero, all'ingresso della città. Probabilmente, il fagotto era lì da poche ore: il bambino sarebbe morto nella notte. Ma a questo punto l'episodio assume una connotazione impressionante. Secondo i risultati dei primi esami sul corpo del neonato, il piccino - nel momento in cui è stato gettato come un rifiuto nel sacco della spazzatura - era ancora vivo. Secondo i medici sarebbe morto per soffocamento. Lo accerterà comunque l'autopsia che si terrà questa mattina. Il procuratore di Novara Roberto Fava ha aperto un'inchiesta. Qualche anno fa, un altro bambino appena nato era stato nascosto nel sacco dei rifiuti da una giovane cilena qui vicino. Anche quello fu un caso clamoroso. La donna si chiamava Patricia Angelica Mardones Lague, aveva poco più di vent'anni, viveva da qualche tempo a Borgomanero, dove aveva trovato un lavoro, imparato la lingua. Tutti coloro che la conoscevano, la chiamavano «Patrizia», all'italiana. Scoperta poche ore dopo il fatto, venne condannata a dieci anni di carcere. Francesco Allegra

Persone citate: Giuseppe Valsesia, Patricia Angelica Mardones Lague, Roberto Fava

Luoghi citati: Borgomanero, Novara