Sabato al Teatro Colosseo «la rossa torna a cantar» di Alessandra Pieracci

MILVA FRA LE DUE GUERRE RECITAL MILVA FRA LE DUE GUERRE Sabato al Teatro Colosseo «la rossa torna a cantar» CANTA «Lili Marlen» e la sua chioma fulva freme sotto il lampione: Milva torna a Torino e questa volta come cantante. Dimenticati i precedenti teatrali di una discussa «Lulu» di Wedekind, con la regia di Missiroli, la «pantera di Goro» si ripropone nella sua dimensione artistica originaria. L'aggressiva interprete di «Milord», oggi raffinata protagonista della scena musicale internazionale, sarà al teatro Colosseo domani alle 21 per proporre un recital che, sulla carta, si annuncia particolarmente suggestivo. Lo spettacolo s'intitola «Canzoni tra le due guerre» e Milva ripercorrerà, attraverso 26 canzoni in due ore, le atmosfere di un'epoca restituita attraverso le melodie, ma anche gli effetti di luce, i colori, i frammenti di registrazioni originali, le ricostruzioni sonore, le note appena accennate che legano un brano all'altro. Milva non canta soltanto, quindi, ma è impegnata anche come «cucitrice», show-woman che racconta in palcoscenico la «storia del sentimento attraverso la canzone». «In questi capitoli - anticipa la protagonista - possiamo trovare un po' di tutto: dai personaggi tragici, scanzonati e assurdamente crudeli dei "satanici" Tabarin, alle ciniche "femmes du port" di Mac Orlan e alle fataleggianti e levigate "damen" di Benatzky e Hollander». Atmosfere piovose di un giorno a Berlino e di un pomeriggio a Napoli, struggenti melodie rese un tempo famose da Lucienne Boyer, Zarah Leander e Vittorio De Sica, finché un lontano squillo di tromba, un profetico rullo di tamburo spezzano i fili della memoria annunciando i venti di guerra e la fine di un'epoca. Non si tratta di un percorso cronologico: si comincia con «Lili Marlen» del 1940 e si chiude con «O' surdato 'nnamurato» del 1915. In mezzo, «Le rose rosse», «I got rithm» di Ger- shwin, «Creola» di Bipp, «Balocchi e profumi», «September song», «Parlami d'amore Manu». Accompagnano Milva, Natale Massara (pianoforte), Gianni Coscia (fisarmonica), Flaviano Cuffari (batteria), Claudio Baz- zari (chitarra), Luigi Cappellotto (contrabbasso), Alfredo D'Aquino (violino). Lo spettacolo non è una novità, viene riproposto a tredici anni di distanza dalla prima tournée, che data 1979. Ed è ancora più antica un'esperienza in un certo senso affine: nel 1964, quando già aveva cominciato ad ampliare il suo repertorio musicale accostando alle «canzonette» anche gospel, spiritual e canzoni di protesta, aveva inciso due album, «Canzoni di tabarin» e «Canzoni di cortile». Le tappe significative della lunga carriera artistica di Milva sono tante. Tra le più significative, l'incontro con Giorgio Strehler e gli spettacoli «Ma cos'è... questa crisi?», «Milva canta Bertold Brecht» e, soprattutto, nel 1972, il memorabile allestimento dell'«Opera da tre soldi» di Brecht-Weill, che le apre le porte dei teatri europei. Le sue collaborazioni illustri, del resto, sono molte. Nel 1982 Battiate scrive per lei l'album «Milva e dintorni». Nello stesso anno Luciano Berio la chiama alla Scala di Milano per affidarle un ruolo di primo piano nella «Storia vera» su libretto di Italo Calvino. Due anni dopo, l'incontro con il grande bandoneonista argentino Astor Piazzolla e lo spettacolo «El tango». E nel 1988 Milva torna alla Scala con Luciana Savignano, sotto la direzione di Roland Petit, in «L'angelo azzurro» di Marius Constant. I biglietti per «Canzoni tra le due guerre» sono in vendita alla cassa del teatro Colosseo e co stano 37 mila, 30 mila e 25 mila lire. Alessandra Pieracci Milva presenta domani sera al Colosseo lo spettacolo «Canzoni tra le due guerre»

Luoghi citati: Berlino, Goro, Milano, Napoli, Torino