Speriamo che sia un campione
Speriamo che sia un campione CAVALLI Speriamo che sia un campione s ETTIMANE di ansia negli allevamenti del cavallo da corsa. E' il momento delle nascite dei puledri, che si spera diventino protagonisti negli ippodromi, e della fecondazione delle fattrici con combinazioni di sangue studiate sognando il meglio. Anche se non è affatto certo che l'unione fra due campioni produca il campionissimo. Il giorno propizio per la nuova inseminazione (naturale o artificiale) è considerato il nono dopo il parto. Dall'inseminazione al parto, la gestazione dura undici mesi. Mesi della speranza e delle attenzioni, per chi alleva mischiando passione e mestiere. Nel mondo del trotto, proprio nel periodo caldo dell'anno, è arrivata una brutta notizia. E' morto a 23 anni Sharif di Jesolo, lo stallone più in voga e più prolifico di campioni. Nell'ultima stagione di monta ha fecondato 8 fattrici Usa, 5 francesi, una belga, 4 svedesi. Nei muscoli e nella testa di Sharif di Jesolo, nato nell'aprile del '69, erano stati mischiati il sangue americano di Quick Song e quello francese di Odile de Sassy. Lo sprint paterno e la resistenza della madre, il cocktail (Usa-Francia, appunto) più in voga da anni nella ricerca del trottatore super. Breve la carriera di Sharif (alle cui prodezze si lega la carriera del driver Pino Rossi), cinque anni. Settantaquattro corse, 32 vittorie importanti e 30 piazzamenti. Aggiornando alle cifre attuali i premi vinti nel periodo '7176, il cavallo avrebbe regalato ai proprietari più di 4 miliardi. Ma impressionante è il frutto della sua attività di padre: in corsa i 1142 figli - non tutti campioni, ovvio - registrati sino al '91 mentre stanno nascendo ancora i suoi ultimi prodotti, hanno già portato complessivamente alle scuderie 53 miliardi di lire. Sharif di Jesolo è stato la punta dell'allevamento degli anni '80. Una sua inseminazione valeva 40 milioni. Degli stalloni trottatori in attività le punte sono Florida Pro (16 milioni per prodotto) e il quotatissimo Texas (10); l'asso del galoppo Tisserand 5 milioni, perchè è agli inizi dell'attività stalloniera e deve ancora dimo strare il suo valore da padre. ** Quante monte in un anno? Secondo i regolamenti ippici italiani uno stallone può «coprire» 80 cavalle l'anno con accoppiamento naturale, arrivare a 120 per inseminazione strumentale. Ormai largamente diffusa anche se Federico Tesio, l'uomo che ha aperto strade nuove nell'ippica, sosteneva che solo l'accoppiamento naturale trasmette il carattere e la grinta dei genitori. L'accoppiamento strumentale, esperimentato per i bovini sin dagli anni '30, avviene sotto controllo medico. Quando lo stallone si accinge a penetrare la fattrice, il veterinario devia «l'attrezzo» in una vagina artificiale (una doppia membrana, nell'intercapedine acqua alla temperatura corporea di 37-39 gradi) atta a raccogliere il seme. Che viene poi diviso da una particolare attrezzatura (il contaseme) capace di valutare il numero degli spermatozoi di ogni eiaculazione. Il seme, così ripartito, verrà poi proposto alla fattrice giunta alle condizioni ottimali per l'inseminazione. Una volta raccolto nella sacca viene diviso mediamente in 4 o 5 parti. In momenti di vena, lo sperma di Sharif di lesolo forniva materiale per ben sette fattrici. E' chiaro che in questo modo uno stallone «fatica» di meno per arrivare alle 120 inseminazioni strumentali annue, rispetto alle 80 naturali. Ma attenzione, non tutti gli stalloni si accontentano e accettano il trucco. Racconta Domenico Tonietti: .«Un altro ex campione, Top Hanover, ha sempre rifiutato la vagina artificiale. La cavalla o niente...». Adesso il mondo dell'ippica si chiede quanto seme di Sahrif è ancora disponibile. A norma di regolamento - precisa il dottor Binello che ha sotto controllo gli ippodromi di Vinovo - poco o nulla. Perchè la conservazione del seme (in ossigeno liquido a bassissime temperature, n.d.r.) nel mondo italiano del cavallo deve ancora essere codificata. Semi di tori reggono vent'anni, ma i cavalli non sono semplicemente animali da latte o da macello. Hanno davanti le corse. Che sono la loro salvezza. Bruno Perucca
Persone citate: Binello, Bruno Perucca, Cavalli, Domenico Tonietti, Federico Tesio, Hanover, Pino Rossi, Quick Song, Tisserand
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