L'ALFIERI RICREA LE GUERRE DI SALLUSTIO

L'ALFIERI RICREA LE GUERRE DI SALLUSTIO A cura di Carena L'ALFIERI RICREA LE GUERRE DI SALLUSTIO il ALFIERI si innamorò " «smoderatamente» di Sallustio, come della sua i donna. Lo storico romano Upiù austero entrò tra le sue letture nel 1776, e dopo d'allora egli lo portò con sé in mezza Europa, studiandolo, annotandolo, traducendolo a gara con quello stile secco e potente, per temprarsi e non per dilettarsi. Fu - come osserva Carlo Carena, curatore di questa riedizione de La guerra di Catilina e La guerra di Giugurta (Fògola, 2 voi., pp. 155-243, L. 78.000) - una lotta «che lo costringeva a mettere in opera, in stadi successivi di avvicinamento, una densità, un'espressività, una concisione efficace da utilizzare e trasferire nell'opera creativa delle tragedie». LAlfieri tradusse entrambe le'celebri monografie sallustiane, e pubblicò la prima volta il suo lavoro a Londra nel 1804. Lavoro in cui - citiamo ancora dall'introduzione - «il testo sallustiano sale di tono fantasticamente»: intensifica la visione, inspessisce le tinte, accresce le passioni.

Persone citate: Carena, Carlo Carena, Giugurta

Luoghi citati: Europa, Londra