L'ONU SCRIVE ROSENBERG STAMPA di 1. G.

L'ONU SCRIVE ROSENBERG STAMPA L'ONU SCRIVE ROSENBERG STAMPA RTORINO APPORTI dell'Onu su sviluppo e sottosviluppo, ricerche sugli immigrati africani, storie di donne e femministe: sono alcuni dei nuovi titoli Rosenberg & Sellier. «Non ci appiccichi 1' etichetta, non siamo la "casa della diversità" - dice l'editore Ugo Gianni Rosenberg -. Certo abbiamo messo al centro del nostro lavoro minoranze ai margini della nostra società affluente». Una svolta progressiva e silenziosa, ma non per questo meno radicale, per una casa editrice che da oltre un secolo è nota ai più soprattutto per i suoi dizionari. Per chi ha studiato lingue classiche, la sigla Rosenberg & Sellier significa sostanzialmente Georghes-Calonghi e Badellino: i dizionari prìncipi di greco e latino, quei due tomoni rilegati in tela nera tramandati di padre in figlio, con pagine macchiate di merenda e nicotina, impronte di pomeriggi sulle sudate carte, di ansiogeni compiti in classe tra le grinfie di Tucidide e Tito Livio. La libreria aperta in via Bogino 3 nel dicembre 1883 dai tedeschi Ugo Rosenberg e Alberto Sellier, cresciuta in quella Torino che Bobbio ha definito «la più positiva delle città positiviste», si è trasformata in una piccola editrice di saggistica solo all'inizio degli anni 70: quando ne prese le redini il nipote del primo fondatore. Il pubblico di riferimento è rimasto quello universitario, ma le collane si sono via via allargate per accogliere «libri da leggere», saggi da discutere. Intorno al cadetto Ugo Rosenberg, classe 1943, studi di filosofia sotto la guida di Luigi Pareyson, formazione cattolica, si raccolse un gruppo di ricercatori torinesi da Furio Jesi a Diego Marconi a Giuseppe Ricuperati, e poi Gian Giacomo Migone, Angelo Pichierri, Andrea Ginzburg: storici, sociologi, economisti. Di qui l'attenzione particolare (molto torinese) ai problemi dell'industria e del mondo del lavoro (il primo titolo del «nuovo corso» fu L'evoluzione del lavoro operaio alla Renault). Su questa linea si inserisce ora la ricerca Uguali e diversi, inchiesta che esamina culture e credenze, fedi e psicologia degli immigrati africani a Torino. A marzo e aprile usciranno i primi due Rapporti Onu sullo sviluppo: il primo tentativo di misurare e confrontare la qualità della vita (il progresso sociale e il rispetto dei diritti umani) nelle diverse aree mondiali, senza limitarsi agli indicatori economici, (perché «lo sviluppo non si riduce al prodotto nazionale lordo»). Dall'82 direttore editoriale è Katie Roggero: al suo attraversamento dell'esperienza femminista si deve l'innesto di quest'altra «differenza» nel catalogo della casa editrice (qui il titolo guida resta Non credere di avere dei diritti, della Libreria delle donne di Milano, venduto in Germania, Spagna, Stati Uniti). Tra le novità le Storie di donne e femministe di Luisa Passerini (a lei si devono molti semi della storia orale: a Torino il 23 marzo inaugurerà il Cirsdo, Centro interdipartimentale ricerche e studi delle donne). Il «femminile» pre¬ domina anche nella collana «sacro/santo», dove si indagano forme e valori della vita religiosa attraverso le vite dei santi. Terza direttrice del catalogo, 1' «Ermeneutica», collana di ricerche filosofiche diretta da Gianni Vattimo. Oggi il fatturato annuo della Rosenberg supera il miliardo, con una trentina di titoli. A far da volano, per catturare nuovi lettori, ci sono una decina di periodici (da Memoria alla Rivista di estetica, fondata da Pareyson e Anceschi. Rosenberg rilancerà i Quaderni di sociologia, quelli di Abbagnano per Taylor, ora diretti da Luciano Gallino, peregrinati attraverso Einaudi e Comunità). Nelle stanze austere di via Andrea Doria, la stessa sede dal 1932, Rosenberg, pacato e dimesso, per abito e carattere, agli antipodi dell'editoria spettacolo, dice di sé: «Fare l'editore è stata un'eredità. Le eredità si possono rifiutare o accettare con beneficio di inventario. Io ho cercato di innovare nella continuità, di mettere insieme passato e futuro». [1. g.]

Luoghi citati: Germania, Milano, Spagna, Stati Uniti, Torino