Il Tg2 mette in vetrina Craxi? Subito Forlani mobilita il Tg1 di Augusto Minzolini

Il Tg2 mette in vetrina Craxi? Subito Forlani mobilita il Tg1 Boom di presenze democristiane sulla prima Rete della Rai Il Tg2 mette in vetrina Craxi? Subito Forlani mobilita il Tg1 CAMPAGNA ELETTORALE IN TV AROMA NCHE il tgl si sta dando da fare e bene...finalmente». Giuseppe Azzaro, capo della segreteria di Arnaldo Forlani, sorride mentre attraversa velocemente i corridoi di Montecitorio. Il collaboratore del numero uno di piazza del Gesù ha tutti motivi per essere contento: il telegiornale democristiano si è mobilitato sulle orme del Tg2 socialista per fare la sua campagna elettorale. Se ne sono accorti tutti nel vertice del partito, tanto che sabato scorso in una cena all'Hotel Majestic di Firenze, Arnaldo Forlani oltre a dare nuovi consigli si è anche complimentato con il direttore generale, Gianni Pasquarelli, il direttore della rete 1, Fuscagni, il direttore del tgl, Bruno Vespa, e il papillon nazionale del giornalismo politico, Vittorio Orefice. Per essere più chiari il segretario ha dato pieni voti alla spina dorsale della de nell'azienda di Viale Mazzzini. Del resto poteva lamentarsi solo di qualche distrazione casuale, visto che il Tgl in questi giorni ha fatto il pieno d'infor- mazione democristiana. Le cifre sono quasi clamorose: nei primi otto giorni di marzo, secondo i dati del centro d'ascolto radicale, il 65,3% del tempo dedicato dal telegiornale della Rete Uno delle 20 alle interviste o ad interventi in voce dei politici, è stato occupato da esponenti democristiani. Un dato che fa invidia anche alla seconda rete socialista, che pure è diventata famosa per i servizi fiume sui comizi di Bettino Craxi., Anzi, nei mesi scorsi proprio il tipo d'informazione offerto dal tg2 ha dato ai dirigenti di piazza del Gesù il pretesto per chiedere maggior impegno ai loro dirigenti in Rai. «Non potevamo fare altrimenti - spiega Azzaro -. Anche noi crediamo che un tipo di servizio come quello che fa il tg2 non paga poi ii socialisti in termini di consenso, ma questo non toglie che dovevamo muoverci anche noi. Al punto a cui sono arrivate le cose e in piena campagna elettorale non giovava porre il problema in sè, per cui abbiamo reagito in altro modo». I risultati si sono visti: sabato sera accanto ad un lungo servizio di presentazione di Francesco Pionati sulla prima giornata della conferenza programmatica de, c'è stato anche un lungo commento di Fulvio Damiani sulla politica del partito. E anche i servizi del giorno dopo sono stati interminabili. Una vera mobilitazione voluta dai dirigenti di piazza del Gesù, richiesta dai dirigenti Rai vicini alla de e messa in pratica dal tgl. Il nuovo atteggiamento più schierato del tg democristiano, probabilmente è il risultato di quella lavata di testa che Antonio Gava e altri leader de hanno fatto al direttore del tgl, Bruno Vespa, nel novembre scorso a Sorrento, al convegno del Grande Centro, la corrente di maggioranza della de. In occasione di un pranzo all'Hotel Vittoria ci fu un vero processo alla rete 1. I capi d'accusa, raccontati dal ministro Remo Gaspari, furono di questo ripo: «Noi abbiamo fatto assumere per tanti anni un sacco di gente alla Rai... ma il punto vero è che il messaggio del nostro partito non arriva alla gente». Nei mesi successivi Vespa ha cambiato il suo tg in modo da farne uno «strumento efficace» come chiedevano, in vista delle elezioni, i dirigenti di Piazza del Gesù. Intanto ha aumentato la presenza dei de in video. Se tra l'agosto e l'ottobre del '91 la presenza di dirigenti democristiani in voce al tgl delle 20 toccava il 47,8%, nei sei mesi successivi si è attestata in media intorno al 60%. Ma non basta. Anche il messaggio si è fatto più esplicito. Adesso l'esempio da seguire al Tgl è il commento di Fulvio Damiani di sabato scorso alla conferenza programmatica di Firenze. «Da questa conferenza la de invita gli italiani, come vedete, a far vincere il loro futuro» ha esordito il giornalista. Poi, dopo una serie di affermazioni sui valori in cui crede la de, ha concluso: «Ma ci sembra che il consenso che la de chiede alla gente è per battere la rassegnazione con la riscossa del senso del dovere». Un servizio che, a bene vedere, può essere paragonato a quello del tg2 sull'incontro tra Craxi e Pavarotti, in cui il tenore ha tessuto le lodi del segretario socialista. Augusto Minzolini Quattro mesi fa lavata di capo dei de a Bruno Vespa: «Il nostro messaggio non arriva alla gente» Giuseppe Azzaro (de) capo della segreteria di Forlani

Luoghi citati: Firenze, Sorrento