Canè candidato, niente tv di M. Gr.

Cane candidato, niente tv Cane candidato, niente tv La Rai oscura anche Matarrese e Bonario, presidente del Toro ROMA. Domenica 29 marzo, Brasile-Italia di Coppa Davis: stanno per entrare in campo i tennisti dell'ultimo e decisivo incontro di singolare. Galeazzi comunica: «Interrompiamo qui il collegamento. Le regole elettorali ci impediscono di mandare in onda la partita del candidato socialista Paolo Cane». Fantasport? Forse, ma solo perchè quasi sicuramente Cane non giocherà. E' invece certo che nè il presidente del Torino Gianmauro Borsano (psi) nè quello della Federcalcio Antonio Matarrese (de) potranno rilasciare dichiarazioni alla tv di Stato fino al 5 aprile. E se Matarrese esonerasse Sacchi? «Diamo la notizia del licenziamento, ma non l'intervista a Matarrese» risponde Mi chele Giammarioli, vicedirettore del Tgs della Rai. Stesso discorso per Borsano. Però «se subissero un attentato, rientreremmo nel diritto di cronaca» precisa Giammarioli. Borsano: «Mi sembra una stu¬ pidaggine, ma mi adeguo». E' una delle regole fissate dalla commissione parlamentare di vigilanza. Ne hanno appena fatta le spese il pugile de Francesco Damiani e il maratoneta socialista Gelindo Bordin. Entrambi oscurati nell'ultimo week-end in un combattimento a Fano e una corsa a Monza. I due l'hanno presa bene. Damiani: «Mi è venuto da ridere. Giuro che non avrei fatto campagna-elettorale». E Bordin: «Io pensavo a correre, mica al psi». Ma l'on. Gianni Rivera è inflessibile: «Le regole sono uguali per tutti. Se uno sportivo si candida, deve rinunciare per un mese alla sua attività». Nessun problema per Carmine Abbagnale, in lizza per la de ma lontano dalla ribalta fino alle Olimpiadi. Resta il caso di Cane. Trattandosi di Coppa Davis, la Rai non esclude una deroga. Ma a toglierla dall'impaccio potrebbe essere il cittì Panatta scegliendo il giovane Pescosolido. [m. gr.]

Luoghi citati: Fano, Monza, Roma