«Venerdì pesce, è peccato grave» di Francesco Allegra

«Venerdì pesce, è peccato grave» Parroco denuncia nel bollettino spese folli e atteggiamenti ipocriti «Venerdì pesce, è peccato grave» «Con branzini e gamberi non si fa Quaresima» NOVARA. Fa peccato ed è ipocrita chi ritiene di rispettare la regola del magro e del digiuno nei venerdì di Quaresima mangiando pesce. Magari in qualche ristorante alla moda e spendendo cifre astronomiche, mentre parte del denaro potrebbe essere inviato a chi soffre la fame. Lo ha dichiarato don Angelo Uglione, cappellano di San Gottardo a Borgomanero, che lo ha scritto sul bollettino parrocchiale: «Magro vuol dire non mangiare carne di nessun genere». Per cui il precetto ecclesiastico viene raggirato da chi pensa di mettersi la coscienza a posto cibandosi di branzini, pesce persico e gamberi, rane e lumache. Le prescrizioni della Chiesa su «magro e digiuno» - ricorda il parroco - hanno un significato profondo: che la vittoria sul nostro egoismo ci renda disponibili alle necessità dei poveri. Francesco Allegra A PAGINA 10

Persone citate: Angelo Uglione, Quaresima

Luoghi citati: Borgomanero, Novara