II ministro ordina: meno figli per cani e gatti

II ministro ordina: meno figli per cani e gatti I randagi non potranno essere più soppressi, ma sorgeranno centri di rifugio e pronto soccorso II ministro ordina: meno figli per cani e gatti «Troppi in città, sterilizzazione e pillola per limitare le nascite» ROMA. Troppi randagi in città, quindi cani e gatti dovranno fare meno cuccioli. L'invito alla crescita zero è stato diramato dal ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, con una circolare che ordina ai veterinari di limitare le nascite. Gli interventi ambulatoriali consistono nell'isterectomia, ossia l'asportazione delle ovaie per le femmine e nel taglio del condotto del liquido seminale per i maschi. A meno che, per non far soffrire questi amici dell'uomo, non si voglia ricorrere alla prevenzione: anche per gli animali è stata confezionata la pillola antifecondativa, che provoca la sterilità, ma non l'impotenza. La circolare di De Lorenzo è un primo passo avanti nella realizzazione della legge sugli animali domestici e d'affezione approvata nel settembre dello scorso anno. Dal momento che, con le nuove norme, i randagi non possono più essere sop¬ pressi se non in caso di soggetti gravemente malati, si è reso necessario intervenire per ridurre la proliferazione delle colonie di cani e gatti che si sono profondamente «urbanizzati», perché nelle città trovano da mangiare e padroni che ricam- biano la compagnia con le cure e l'affetto. Per quel che riguarda il controllo delle nascite a provvedere saranno i servizi veterinari delle varie Usi ognuna delle quali deve essere dotata di un apposito laboratorio attrezzato. Le spese saranno sostenute dalle Regioni: oltre agli stanziamenti previsti dalla legge di fine '91, De Lorenzo ha annunciato che è disponibile un ulteriore miliardo. Soldi che saranno ripartiti tra le varie Regioni, alle quali spetta una media di 50 milioni a testa. Dovranno servire non solo a interventi per bloccare l'eccessiva crescita di cani e gatti ma a risanire i canili (che sono sovente in condizioni pietose e insufficienti a ospitare i randagi) e a creare i «rifugi per cani» (una novità della legge) da tenere costantemente sotto controllo. Infine deve essere garantito il pronto soccorso. [p. q.l Il ministro Francesco De Lorenzo

Persone citate: De Lorenzo, Francesco De Lorenzo, Sanità Francesco

Luoghi citati: Roma