Tutti contro la «Fortuna spa» di Paolo Passarini

Tutti contro la «Fortuna spa» Sbancano lotteria Usa, gli organizzatori non vogliono pagare Tutti contro la «Fortuna spa» Hanno acquistato la totalità dei biglietti e vinto più di trenta miliardi Ora sono accusati di aver utilizzato un sistema illegale, indaga anche l'Fbi iH WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Non hanno ancora deciso, ma si è già capito che non vogliono pagare. Ritardano una decisione, accampano pretesti diversi, invocano regole violate che cambiano di giorno in giorno. E se alla fine della prossima settimana - quando secondo le loro promesse annunceranno la decisione - i responsabili della «D.C. Lottery» accetteranno di pagare l'organizzatissima società di scommettitori australiani che, comprando pacchi di biglietti, si è aggiudicata premi per 27 milioni di dollari, allora vorrà dire che sono stati costretti dal fatto che nessuno dei pretesti ha retto. Loro vorrebbero difendere un ideale che si chiama «fortuna», l'essenza di ogni lotteria, contro sistemi organizzati che la degraderebbero a volgare strumento d'investimento. Intanto, si sa molto di più sull'identità del «pirata della fortuna». Si chiama Interna- tional Lotto Fund e ha sede a Melbourne. E' stata fondata da un mago della matematica di nome Stefan Mandel, che diventò famoso in patria per aver sbancato, nell"86, la lotteria di Sidney. Sull'onda di questo successo, Mandel fondò la Lotto Fund, alla quale si sono prontamente associati 2500 investitori. E' stato lui a organizzare l'acquisto in blocco di tre milioni di dollari di biglietti della lotteria di Washington, sulla base di un sistema matematico che garantiva la copertura dei sette milioni di possibili combinazioni dalle quali sarebbe emerso il vincitore. Infatti Mandel ha vinto la posta di trenta miliardi circa, spendendone meno di quattro. La controreazione degli organizzatori della lotteria è scattata a tutti i livelli possibili. Prima è stata avanzata un'obiezione per così dire ideologica: la lotteria è fatta per vendere «possibilità», non «certezze» di vincita, hanno detto. Nobile argomento, volto soprattutto a difendere l'istituto stesso della lotteria, che rischia di essere abbandonata dai piccoli scommettitori e morire, ma non sufficiente a bloccare il pagamento. Allora si sono compulsate le «regole». Ce n'è una secondo cui i biglietti «devono essere comprati nello stesso posto in cui sono stati messi in vendita», mentre i rastrellatori della Lotto Fund non hanno pagato il biglietto vincente direttamente nel supermercato dove risultava in vendita, ma da un'altra parte, alla sede centrale della catena di negozi, all'interno di un grosso blocco. Così i due esattori della Lotto Fund, che si sono presentati, accompagnati da avvocati, per riscuotere la vincita, sono usciti a tasche vuote. Nel frattempo entra in campo anche l'Fbi. Agenti americani stanno indagando su possibili violazioni finanziarie della Lotto Fund. In Australia. Paolo Passarini

Persone citate: Mandel, Stefan Mandel

Luoghi citati: Australia, Melbourne, Washington