Baby-killer per vendicare il padre di A. 1.

Baby-killer per vendicare il padre A Foggia Baby-killer per vendicare il padre FOGGIA. Assassino a 16 anni e mezzo per vendetta. L'aria spaurita, Michele, un pastorello di Monte Sant'Angelo, si è presentato l'altra sera ai carabinieri presso la procura della Repubblica di Bari: «Sono stato io ad uccidere Matteo Libergolis», ha detto. L'esecuzione del ventisettenne pregiudicato, figlio di Francesco, detto Ciccill', uno dei più noti boss del Gargano, era avvenuta il pomeriggio del 2 marzo a Monte Sant'Angelo: sette colpi di una 7,65 avevano freddato l'uomo in pieno centro, mentre era a bordo del suo fuoristrada appena parcheggiato. Un omicidio plateale, con il killer che aveva agito a volto scoperto, protetto dal silenzio di decine di persone che avevano assistito al fatto di sangue. Ma nei giorni successivi qualcuno aveva parlato ed i carabinieri del gruppo di Foggia avevano denunciato alla magistratura Michele (svanito nel nulla), come presunto responsabile dell'omicidio. A mettere gli inquirenti sull'avviso anche una strana coincidenza di date: l'omicidio Libergolis cadeva proprio a tre anni di distanza dall'assassinio dei fratelli Giuseppe e Pietro Alfieri, rispettivamente padre e zio del giovane Michele. I due, 32 e 39 anni, erano stati ammazzati il 1° marzo 89 alla periferia del paese: proprio Libergolis venne considerato l'autore del duplice omicidio anche se mai incriminato dalla giustizia, [a. 1.]

Persone citate: Gargano, Libergolis, Matteo Libergolis, Pietro Alfieri

Luoghi citati: Bari, Foggia, Monte Sant'angelo