Trafficanti d'armi italiani alleati del Colonnello

Trafficanti d'armi italiani alleati del Colonnello La Marina dell'ex Unione Sovietica ha già rifiutato due offerte per un lanciamissili «Yankee» Trafficanti d'armi italiani alleati del Colonnello Al suo fianco per acquistare da Mosca un sottomarino nucleare Il colonnello Gheddafi, alla fine dello scorso anno, avrebbe tentato di acquistare dalla ex Marina sovietica un sottomarino nucleare lanciamissili della classe «Yankee», battello che, nella versione più moderna, è piattaforma di lancio per missili da crociera SS-N-21, con un raggio d'azione di 2500 km. L'offerta è stata di un miliardo di dollari, 1300 miliardi di lire, compreso l'addestramento dell'equipaggio. Il leader libico avrebbe ricevuto un rifiuto, ma contatti sarebbero ancora avviati con l'AmmiragUato, tanto più che in Libia sono rimaste alcune unità navali sovietiche de^la classe Agi, i pescherecci-spia che raccolgono «intelligence» elettronico nel Mediterraneo. La notizia, che è stata fatta filtrare a Londra dai servizi di spionaggio britannici, viene considerata «plausibile» dagli esperti, per i quali tuttavia la minaccia sottomarina del colonnello è oggi più teorica che pratica. Oltre a ottenere difficilmente quanto vuole per le pressioni che gli americani fanno da tempo su Mosca circa la vendita di armamenti sofisticati. Gheddafi avrebbe bisogno di almeno 4 o 5 anni per addestrare un equipaggio accettabile. E l'impiego di un equipaggio di «mercenari» è abbastanza improbabile. Il leader libico ha espresso il suo desiderio circa lo «Yankee» a novembre, durante una visita al porto di Tobruk, in occasione del saluto agli ufficiali della flotta sovietica che lasciava il Mediterraneo per ritirarsi nel Mar Nero anche a causa della scarsità di carburante. Gheddafi ha poi ripetuto la sua offerta a dicembre. Ma dell'operazione «Yankee» sarebbero stati incaricati anche uomini dell'intelligence libica. L'obiettivo è di arrivare all'acquisto del sommergibile in mòdo indiretto, secondo alcune fonti attraverso trafficanti d'armi italiani e tedeschi che, a gennaio, sono stati a Mosca per informarsi circa i mezzi della Marina in vendita. Della classe «Yankee» le unità in servizio, dopo gli accordi del trattato Salt, sono 14, tutte costruite tra il '63 e il "74. Questo sommergibile, che ha 120 uomini di equipaggio, è lungo 130 metri e ha un dislocamento di 9600 tonnellate. I due reattori nucleari ad acqua pressurizzata gli consentono una velocità sott'acqua (massimo 300 metri) di 26,5 nodi. Oltre a disporre di 6 tubi lanciasiluri da 533 mm, il battello è armato di 16 missili balistici SS-N-16 o di una batteria di missili da crociera SS-N-21 Sampson, in grado di esercitare una minaccia reale su tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Italia compresa. Sono questi dati che preoccupano gli esperti di strategia in quanto, per la Libia, sarebbe un grosso salto di qualità rispetto ai primitivi Scud lanciati per ritorsione contro Pantelleria. Gianni Bisìo

Persone citate: Gheddafi, Sampson

Luoghi citati: Italia, Libia, Londra, Mosca, Pantelleria, Unione Sovietica