Iotti: donne, volate le donne

Iotti: donne, volate le donne Ma Tina Anselmi è pessimista: la preferenza unica può danneggiarci Iotti: donne, volate le donne Anche V8 marzo fa campagna elettorale ROMA. Ore 12, sede del psi a via del Corso: «L'8 marzo una mimosa, 5 aprile un garofano rosa». Ore 16, Palazzo Chigi, Commissione Parità Uomo e Donna: «Quest'anno l'8 marzo ricorre il 5 aprile». Sono due degli slogan che, a voce e sui manifesti, stanno circolando e che spiegano perché, alla vigilia delle elezioni politiche, quest'anno la Festa della donna stia tanto mobilitando i partiti che - come mai in passato - rivolgono particolari lusinghe e attenzioni all'elettorato femminile. Tutti parlano delle grandi incognite che la preferenza unica riserva per la Camera dei deputati, di candidate uscenti che forse non rientreranno in Parlamento, della difficile scalata che - in solitudine, con minori disponibilità finanziarie - le donne dovrebbero fare. Si levano appelli all'insegna dello slogan «donna vota donna», anche se già in passato l'invito è stato lanciato e le elettrici italiane non lo hanno raccolto: loro che sono il 52 per cento dell'elettorato, in Parlamento sono rappresentate appena dall'I 1,8 per cento fra deputati-donna e senatrici. E tuttavia il messaggio non viene abbandonato. Lo rilancia Nilde lotti (pds) che in mattinata - al convegno da lei presieduto su «Violenza e solidarietà» dà il suo pieno sostegno alle candidate e fa un appello perché le elettrici privilegino le televisivi, manifesti, slogan, che incominceranno ad essere diffusi l'8 marzo. Il messaggio è indirizzato non solo alle donne. Dice: «Più voti alle donne, più valore alla politica». E ripete: «Una donna sa dare valore alle cose che contano. Una donna sa come arrivare al cuore di un problema. Una donna sa lottare per un sogno. Anche in Parlamento». Tina Anselmi, de, presidente della Commissione, ha spiegato: «Non ci sono dati ufficiali, ma la tendenza dei partiti a candidare donne sembra essersi ridotta. Inoltre non possiamo ignorare che la preferenza unica sfavorisce i candidati deboli e costringe tutti a correre da soli, senza solidarietà. Anzi, proprio gli amici più cari finiscono per essere i nemici più temibili». La scelta della Commissione non deve essere stata semplice. «Non volevamo un messaggio che esulasse dal dato-donna specifico», ha detto la presidente. «Abbiamo puntato sulla presenza femminile come valore: per il contributo che le donne hanno dato alla crescita del Paese, per la loro capacità di portare la vita nella politica, per la credibilità di cui godono, perché loro possono raccordare quel rapporto fra società ed istituzioni che i partiti in questo momento hanno particolare difficoltà a gestire». Liliana Madeo donne e le tematiche specifiche per cui le parlamentari s'impegnano: «Contrasteremo il "rumore" di questa campagna elettorale con precise iniziative, come richiesto da tutte le donne, intervenendo contro l'inquinamento e per la salute ambientale, contro i consumi individuali e ingiusti delle risorse, contro la violenza delle armi». Le preoccupazioni sulla formazione del prossimo Parlamento, nel timore che lo squilibrio fra uomini e donne aumenti, ha spinto la Commissione per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio a sostenere candidate donne alle elezioni politiche: è la prima volta che succede. Sono stati investiti due miliardi e mezzo per produrre spot radiofonici e donne. Non è, quello della presidente della Camera, un appello alla solidarietà di sesso. Le ragioni per la preferenza al femminile, dice, stanno nel lavoro, nella qualità del lavoro che le parlamentari hanno svolto: «La presenza delle donne in Parlamento ha elevato i problemi delle donne come parte integrante della vita politica italiana. In passato questi problemi venivano tenuti a margine». Sono argomenti che ripete la responsabile femminile del partito socialista, Alma Cappiello, secondo la quale è davvero particolare il clima che si sta vivendo in questa campagna elettorale, «una campagna difficile e carica di conflittualità». Anche la verde Laura Cima riafferma le esigenze delle

Persone citate: Alma Cappiello, Iotti, Laura Cima, Liliana Madeo, Tina Anselmi

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