Troppi gli aspiranti architetti

Troppi gli aspiranti architetti Stasera dibattito dopo lo stage in Inghilterra di tre laureandi torinesi Troppi gli aspiranti architetti In Italia 90 mila iscrìtti, più che nella Cee Giovanni Durbiano, Maby Picco e Matteo Pastore sono tre studenti di Architettura, laureandi nella facoltà di Torino. Hanno vinto una borsa di studio Cee per recarsi in Inghilterra a studiare come lavora un architetto inglese, com'è organizzato uno studio professionale, quali prospettive di lavoro si presentano ai laureandi. «Siamo tornati choccati - confessa Durbiano - e vorremmo far conoscere la realtà inglese ed europea agli studenti e laureandi torinesi e italiani. E' un mondo che la maggior parte degli aspiranti architetti non conosce». Per questo hanno organizzato un incontro, in programma stasera nella sala dei Duecento all'Unione Industriale (via Fanti 17), dal titolo «L'evoluzione degli studi professionali di architettura, un confronto Inghilterra-Italia». Differenze notevoli? Uno sguardo ad alcuni dati può essere già significativo. Le facoltà di architettura italiane registrano 90 mila iscritti, vale a dire tremila in più di quelli in tutta la Comunità europea. Ma anche se solo uno su quattro studenti riesce a laurearsi, in vent'anni, gli iscritti all'albo professionale sono passati dagli ottomila del '72 ai 55 mila di adesso. Gli studi professionali come sono organizzati da noi rispetto al resto del mondo? Quello della Gregotti Associati, uno dei maggiori in Italia, ha una settantina fra architetti e tecnici; uno equivalente in Inghilterra ne ha 150, negli Stati Uniti 2500. A Torino? «Anche gli studi che vanno per la maggiore non hanno più di 5-6 architetti» constata Durbiano. Ma la sorpresa dei tre studenti-laureandi non riguarda solo la diversa organizzazione di lavoro. «Siamo rimasti stupiti soprattutto dalla stima che gli architetti italiani godono in Inghilterra e nel mondo. Gli inglesi ci valorizzano molto di più di quello che noi pensiamo». Le prospettive per gli aspiranti architetti? Sarà uno dei temi che svilupperà il preside della facoltà torinese, Riccardo Roscelli, che nell'incontro «interrogherà» docenti, imprenditori, urbanisti. Per il migliaio di studenti che stanno elaborando la tesi di laurea a Torino sarà un'occasione per sentirsi dire che cosa li aspetta. Il professor Riccardo Roscelli preside della facoltà di Architettura

Persone citate: Durbiano, Giovanni Durbiano, Gregotti, Matteo Pastore, Riccardo Roscelli