Il «gran maestro» rilancia per la Popolare di Sassari

Il «gran maestro» rilancia per la Popolare di Sassari L'ex capo massone Corona tenterà di salvarla Il «gran maestro» rilancia per la Popolare di Sassari CAGLIARI. L'ex gran maestro della massoneria, Armando Corona, è sceso in campo con una proposta per il salvataggio della Banca popolare di Sassari, che dal 7 ottobre scorso è guidata da tre commissari nominati dalla Banca d'Italia. La proposta - illustrata ieri - prevede l'intervento di una cinquantina di imprenditori sardi disposti a stanziare una somma «iniziale» di 50 miliardi di lire per ricapitalizzare l'istituto di credito. Corona, che è azionista della Popolare di Sassari, era stato cooptato nel consiglio d'amministrazione della banca, nel tentativo di «pacificare» i vertici dell'istituto, ma la situazione era precipitata prima del suo insediamento. «I 52 imprenditori che hanno sottoscritto la proposta che abbiamo presentato alla Banca d'Italia - ha detto Corona - sono tutti soci della popolare». Gli imprenditori della «cordata» guidata dall'ex gran maestro sono 25 della provincia di Cagliari, 17 di quella di Sassari e gli altri del Nuorese e del Sassarese. Secondo Corcna l'iniziativa che ha lo scopo di ripristinare un «regine ordinario nella gestione della popolare» - potrebbe coinvolgere una gran parte degli attuali 20.000 soci. «Attendiamo la risposta della Banca d'Italia - ha detto Corona - per definire le modalità dell'intervento». La somma iniziale avrà necessità di un intervento pubblico che potrà venire dal Credito industriale sardo, dalla Sfirs (finanziaria regionale) e dal Banco di Sardegna nell'ottica del gruppo polifunzionale sardo del credito. Del gruppo polifunzionale del credito ha parlato a lungo nelle dichiarazioni programmatiche il presidente della Regione Cabras. [Ansa-Agi]

Persone citate: Armando Corona

Luoghi citati: Cagliari, Sassari