Bei duetti Cossiga Chiambretti di Oreste Del Buono

Bei duetti Cossiga Chiambretti RISPONDE O.d.B. Bei duetti Cossiga Chiambretti Sono rimasto molto ammirato dall'ultima puntata del Portalettere su Raitre, dall'incontro, memorabile, tra Cossiga e Chiambretti. Che bel saggio di umorismo non fine a se stesso! Son state dette cose anche gravi con una misura che faceva sorridere e qua e là ridere, che divertiva, ma suggeriva un'opportuna riflessione. La mia ammirazione mi spinge a domandare a lei e a tanti altri denigratori del Presidente: è possibile che non lo abbiate apprezzato abbastanza perché non lo avete capito, perché siete sprovvisti di senso dell'umorismo? Firma illeggibile, Milano GENTILE signore (o signora) Illeggibile, purtroppo le firme si fanno sempre più scarabocchiate c stilizzate, e io mi scopro sempre meno in grado anche solo di tentarne un'interpretazione. Può darsi benissimo che io mi sia sbagliato. In uno dei primi interventi sul presidente Cossiga, infatti, proprio in questa rubrica di corrispondenza, lo avevo esaltato come un grande umorista finalmente a capo di un Paese di comici involontari. Magari avrei dovuto insistere su questo tasto, approfondire l'intuizione, convalidarla con un esame sistematico delle esternazioni. Invece, da un certo punto in poi, mi sono lasciato coinvolgere nel timore del discredito che ci poteva procurare esternando tanto all'estero. Pazienza, ammetto la possibilità dell'errore, ma Bei dCosChiam non mi pento. Riconosco, comunque, che lo sketch con Chiambretti davanti alla Casina Valadier è stato fantastico. Il Presidente è stato sopraffino, dichiarandosi Incombente, ma il merito è stato anche di Chiambretti che si è rivelato una spalla sbalorditiva e dell'impegno prodigato dalle masse di addetti a spostarsi da un punto all'altro della passeggiata con facce assolutamente imponderabili. uetti siga bretti A proposito del pubblico del Presidente, comunque martedì ci è arrivata per Tv una variante. Il Presidente si è esibito in due scene: una triste, malinconica, vibrante di affetto e di solennità (tutti i grandi comici eccellono nella tragedia) per commemorare la morte di un amico, l'altra ilare, implacabile traboccante di allegria irriverente (un autentico comico quando si scatena non conosce limiti) per umiliare coloro che pensano di saperne più di lui in materia costituzionale. E a quest'ultima scena si è verificata la novità, tra il pubblico di Cossiga che di solito non si permette di esprimersi: una risata sgangherata e artificiale, falsissima, di scandalosa compiacenza. Una risata femminile. Cherchez la femme, vorrei tanto sapere il nome. In tv non si è visto bene. Oreste del Buono

Persone citate: Chiambretti, Cossiga, Cossiga Chiambretti, Valadier

Luoghi citati: Casina, Milano