Inquinamento, killer dell'uomo

Inquinamento, killer dell'uomo Allarme dell'Oms, 3 milioni di bimbi morti ogni anno per acqua contaminata Inquinamento, killer dell'uomo E' l'ambiente la causa del 70per cento dei decessi GINEVRA. «La salute e la sopravvivenza della specie umana dipendono dalle energie che la comunità internazionale saprà mobilitare per lottare contro il degrado dell'ambiente e il sottosviluppo. Esiste infatti sostiene un rapporto dell'Organizzazione mondiale della Sanità presentato ieri a Ginevra un legame inestricabile tra condizioni di vita e salute: circa il 75 per cento dei 49 milioni di decessi annuali nel mondo è dovuto a malaUie connesse alla mancanza d'igiene, all'inquinamento e a un certo stile di vita». Intitolato «Il nostro pianeta, la nostra salute», il rapporto dell'Oms costituisce la prima analisi completa dei legami che uniscono la salute e l'ambiente. Redatto da una commissione di esperti presieduta da Simone Veil, ex presidente del Parlamento europeo, rappresenta il principale contributo dell'Oms alla conferenza delle Nazioni Unite sull'ambiente e lo sviluppo, in programma in giugno a Rio de Janeiro. «Su questa terra - ha detto il direttore generale dell'Oms Hiroshi Nakajima - più di due miliardi di individui vivono in un ambiente malsano che costituì sce una grave minaccia per la loro salute ed ogni anno tre milioni di bambini muoiono di diarrea per aver ingerito acqua o alimenti contaminati. In molti casi quindi - ha concluso Nakajima - lottare per la salvaguardia di un ambiente sano significa proteggere contemporaneamente la salute dell'uomo». Ma il rapporto dell'Oms non tratta unicamente degli effetti nocivi che l'inquinamento, l'assottigliamento dello strato d'ozono o l'uso sproporzionato di concimi ed altre sostanze chimiche possono avere sulla salute umana. Un particolare accento è stato infatti posto anche su aspetti meno direttamente connessi all'ambiente e sui mezzi necessari per promuovere la salute. La signora Veil, ex-ministro francese della Sanità, ha insistito sulla priorità che dovrà essere accordata alla riduzione della crescita demografica. «Secondo le previsioni - ha affermato - la popolazione mondiale raggiungerà gli otto miliardi nel 2020. Questa esplosione rischia di provocare uno sfruttamento eccessivo delle risorse ed un grave degrado ecologico». L'educazione delle donne e la lotta contro il sottosviluppo costituiscono - ha detto la signora Veil - i mezzi più efficaci per frenare l'esplosione demografica. D'altra parte, gli alti consumi e l'accumulazione di rifiuti hanno già raggiunto nei Paesi industrializzati livelli estremamente pericolosi per il benessere umano e la salvaguardia del pianeta. [Ansa]

Persone citate: Hiroshi Nakajima, Nakajima, Simone Veil, Veil

Luoghi citati: Ginevra, Rio De Janeiro