Dura polemica fra editori e giornalisti

Dura polemica fra editori e giornalisti Per lo sciopero Dura polemica fra editori e giornalisti ROMA. Domenica senza quotidiani. La Federazione della stampa (Fnsi), il sindacato dei giornalisti, ha proclamato ventiquattr'ore di sciopero, una «giornata del silenzio» contro le «ristrutturazioni selvagge», accusando gli editori «di stravolgere corrette relazioni sindacali, di ridurre gli spazi all'autonomia delle redazioni». «La Fnsi - prosegue la nota - richiama le forze politiche ad assumersi le proprie responsabilità con impegni precisi volti ad assicurare il riequilibrio delle risorse pubblicitarie tra carta stampata ed emittenza nazionale». Molto dura la replica della Fieg (Federazione editori giornali), secondo la quale il sindacato dei giornalisti entra in contraddizione, sottolineando da un lato «il grave disequilibrio sul mercato pubblicitario che ha determinato l'indebolimento della carta stampata» e proclamando poi «uno sciopero che arreca danno, ulteriore danno, solo alla vittima del denunciato disequilibrio: cioè la carta stampata». Le aziende editoriali - conclude la Fieg - «rischiano di andare in passivo, o ancora più in passivo», e non possono «caricarsi di nuovi oneri, aggiuntivi rispetto a quelli - già pesantissimi - assunti in sede di contratto nazionale, né possono rinunciare a ricercare forme di razionalizzazione che consentano loro di ritrovare l'equilbrio perduto tra costi e ricavi». [Ansa-Agi]

Luoghi citati: Roma