Cossiga-Sogno, un giallo di Renato Rizzo

Cossiga-Sogno, un giallo Cossiga-Sogno, un giallo Voci e smentite a Tonno sull'incarico a Craxi TORINO. La tranquilla giornata torinese di Francesco Cossiga si è tinta di giallo in un rincorrersi di dichiarazioni e di smentite. Inutilmente attesa l'esternazione del Capo dello Stato, è scoppiata in serata una sorta di «esternazione da caminetto» raccolta dall'ex ambasciatore Edgardo Sogno che aveva fatto una visita al Presidente. «Ho parlato con Cossiga ha detto Sogno dopo l'incontro e mi sono formato un'opinione: l'incarico lo darà a Craxi, non soltanto perché è l'unico candidato, ma perché è il solo che si batte per una grande riforma istituzionale. Se i partiti gli metteranno i bastoni tra le ruote, Cossiga riscioglierà le Camere». Edgardo Sogno, alcune ore dopo, ha annacquato la dichiarazione riferendo di non essere «autorizzato a riportare discorsi altrui, ma di poter parlare solo a titolo personale». In serata poi la smentita totale con una nota diffusa dall'Ansa: «Mi sono giunte all'orecchio voci secondo cui avrei riferito affermazioni del presidente Cossiga su sue presunte intenzioni riguardanti l'incarico di governo dopo il 5 aprile. Smentisco che il Capo dello Stato mi abbia fatto simili confidenze. Ho visto il Presidente solo per consegnargli tre manifesti su Togliatti fatti affiggere nel '54 dal movimento Pace e Libertà da me fondato». Ma il «giallo» resta e gli interrogativi che solleva anche. Renato Rizzo A PAGINA 3

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