Spriz rinuncia al folle sogno di Barcellona

Spriz rinuncia al folle sogno di Barcellona NUOTO L'età ha vinto Spriz rinuncia al folle sogno di Barcellona LOS ANGELES. A 43 anni Mark Spitz si sente un pesce fuor d'acqua e si arrende di fronte all'evidenza. Si è reso conto, per sua stessa ammissione, di essere «troppo vecchio» per poter sostenere il ritmo e la potenza delle bracciate dei «giovani d'oggi» e rinuncia al sogno di ridebuttare in vasca alle Olimpiadi di Barcellona per rincorrere anche una piccola parte della gloria dei Giochi di Monaco del '72, sette medaglie d'oro al collo, un record difficilmente pareggiabile. Lo ha reso noto lo stesso Spitz. La decisione è frutto di un'amara constatazione, non c'è gerovital che tenga passata la mezza età: «I medici mi avevano spiegato che dopo i 35 anni un uomo perde annualmente un punto percentuale della sua potenza muscolare ed io stavo riguadagnando solo l'I per cento, il che significa che non sarei diventato più veloce. Avrei dovuto guadagnare almeno il 2 per cento in potenza con l'allenamento, il che, per chiunque abbia la mia età, è impossibile». Nell'annunciare il suo abbandono, Spitz ha ribadito che la voglia di tornare a misurarsi non è stata mai dettata dalla prospettiva di contratti generosi: «Gli allenamenti necessari sono talmente duri che qualsiasi limitato premio finanziario comporti il nuoto non compensa assolutamente la fatica».

Persone citate: Mark Spitz, Spitz

Luoghi citati: Barcellona, Los Angeles, Monaco