La Gepi rilancia al Nord

La Gepi rilancia al Nord Occupazione La Gepi rilancia al Nord BELGIRATE. Nel vocabolario dell'industria italiana del Nord, dopo il binomio crisi-esuberi, torna anche il termine «gepizzare»: neologismo in sindacalese che indica l'intervento in situazioni di crisi, con risvolti occupazionali, della Gepi, società di gestioni e partecipazioni industriali controllata al 50% dall'Imi e per il resto da Iri, Eni ed Efim. Con al suo attivo l'esperienza condotta nell'area di VerbaniaPallanza, sul Lago Maggiore, la Gepi sembra infatti intenzionata ad essere presente nel settentrione del Paese, alle prese con una crisi industriale dai contorni sempre più netti. «Ci candidiamo per intervenire sulle situazioni più difficili», ha affermato il presidente della Gepi, Adelmo Brustia, ricordando poi la disponibilità offerta in altri tempi rispetto all'Olivetti. La Gepi, va ricordato, nacque nel 1971 come strumento di intervento pubblico a sostegno dell'economia per la difesa dei livelli occupazionali, il recupero delle strutture produttive ed il loro reinserimento sul mercato. A partire dal '77 il Parlamento ne aveva circoscritto al Mezzogiorno l'area di intervento ma nell'84 una delibera del Cipi autorizzò la Gepi ad intervenire sugli effetti della chiusura degli stabilimenti Sin/Taban (Montedison) di Pallanza, che causò il licenziamento di 2200 addetti. Su 1636 addetti assegnati dal Cipi alla Gepi, 1344 sono stati assunti nella società di reimpiego «Pallanza spa». Nel territorio la Gepi ha costituito sei società. Dalla sua nascita la Gepi ha effettuato 171 interventi, fra risanamento di aziende e reimpiego di lavoratori, con il coinvolgimento di poco più di 100 mila dipendenti. Nel settore specifico del reimpiego ha assunto e posto in cassa integrazione circa 30 mila lavoratori, risolvendo la situazione di circa 12 mila. Per il futuro, oltre a guardare al Nord, la Gepi si propone, secondo Brustia, «di proseguire il proprio intervento non più solo nell'industria ma candidandosi ad essere impresa anche nei servizi, con partner privati». Nei servizi, in particolare, la Gepi è intenzionata a creare, «con l'incoraggiamento forte del governo», società miste con i privati che garantiscano riassorbimenti occupazionali. Fra le aree più interessanti Brustia ha individuato la sanità.

Persone citate: Adelmo Brustia, Brustia, Taban

Luoghi citati: Belgirate, Iri, Pallanza