Questo non è un concorso a premi di Oreste Del Buono

Questo non è un concorso a premi RISPONDE O.d.B. Questo non è un concorso a premi Egr. sig. Del Buono, mi piaceva la sua rubrica. Era una palestra di opinioni di gente comune, ora è diventata barbosa, riporta quasi solo lettere di industriali, politici, giornalisti, tutta gente che, in genere, deve difendere le sue posizioni e i suoi privilegi. Era una delle prime pagine che leggevo sulla Stampa, ora la salto a pie pari, Addio. P.S. Non creda che ciò che ho scritto sia solo una vendetta perché non ha mai pubblicato una mia lettera, ma è la verità. Groglia (?), firma illeggibile Torino GENTILE signore (o siT gnora) Illeggibile, spero che le capiti, nonostante il suo sdegno, di ridare un'occhiata a questa pagina per constatare che la sua non è verità, ma faciloneria. Nulla di simile a quanto lei dice è capitato nella rubrica di mia competenza, che è questo rettangoletto filettato, dove son già apparse lettere di tanti esseri comuni come me. Gente nota e stranota ha, invece, figurato nel resto dello spazio di «Lettere al giornale» da sempre adibito ad accogliere anche messaggi di smentita e di rettifica di gente illustre, perché è logico e sacrosanto che almeno una parte del giornale sia aperta alle precisazioni di diritto e alle polemiche dei lettori. E poi, rni creda, gentile signore (o signora) Illeggibile, presentare in diretto, non mediato contrasto, il parere, a esempio, a proposito Questoun cona pr non è ncorso emi della pubblicità, di Silvio Berlusconi, presidente della Fininvest, e quello di Giovanni Giovannini, presidente della Fieg, è un utile servizio per i lettori che ambiscono a farsi un'idea con le loro teste, indipendentemente dai commentatori degli avvenimenti. Fornire una possibilità del genere è senz'altro compito di un giornale che si rispetti. Non è uno spreco di spazio e di tempo come pare giudicarlo lei. E' importante che riesca a esprimersi con libertà il maggior numero di persone che hanno qualcosa da dire. Quanto alla sua vendetta per non avere avuto pubblicata una lettera, motivo di commiato a cui non avrei mai pensato per mio conto, ma a cui mi fa prepotentemente pensare lei, non vale la pena prendersela troppo. Significa solo che, magari per ottusità mia (cosa che non mi sento di escludere), o per poca consistenza dei suoi argomenti (cosa che neppure mi sento di escludere), ho passato oltre le sue lettere. La pubblicazione con risposta non è un concorso a premio, di quelli per cui si è tanto lamentata una lettrice l'altro giorno, è un'occasione mancata di colloquio ma ce ne può essere sempre un'altra. Cosa altro posso dirle, gentile signore (o signora) Illeggibile? Pazienza... Oreste del Buono

Persone citate: Del Buono, Giovanni Giovannini, Silvio Berlusconi

Luoghi citati: Torino