Musica dell'attualità fatta per piacere di A. Ri.

Musica dell'attualità fatta per piacere «Collettiva» all'Unione culturale Antonicelli Musica dell'attualità fatta per piacere TORINO. S'è inaugurata con una «Collettiva» (questo il titolo del concerto) la nuova edizione della rassegna di musica contemporanea coordinata da Gilberto Bosco, organizzata presso l'Unione culturale Franco Antonicelli. Se l'intento era quello di presentare senza mediazione alcuna autori torinesi di scuole, gusti e tendenze diverse, l'obiettivo può dirsi raggiunto. Se la musica contemporanea interessa (meglio ancora se piace), a serate come queste non c'è davvero il rischio di annoiarsi. «Black out» (1988) di Giulio Castagnoli è stato il primo pezzo in programma, l'unico della serata che prevedesse l'utilizzazione del clarinetto basso; non casuale la data di composizione, risalente all'epoca di maggior fortuna presso gli autori nostrani di questo strumento. La tentazione verso un suo impiego in chiave parodistica è a tratti evidente, sebbene l'interesse precipuo di Casta¬ gnoli resti quello dell'indagine del potenziale sonoro della materia. Decisiva nell'esaltazione di questo aspetto dell'opera la prestazione maiuscola di Rocco Parisi, in duo col pianista Dario Vagliengo. Insieme alla violinista Gisella Tamagno e al violoncellista Marco Ferrari, Vagliengo si è prodotto anche nell'esecuzione dei lavori di Alessandro Ruo Rui («Ad-hoc», 1992), Giuseppe Elos («Recitativo e aria», 1992) e Gilberto Bosco («Notturno», 1980). Elegantemente retro il primo, abbastanza eccentrico rispetto all'orbita dei principali lavori dell'autore il terzo, ricco di idee e attento a proporzioni interne ed esterne il secondo, della serata pezzo senza dubbio eccellente. Completavano il programma «Nodi» (1991, per violino e pianoforte) di Elena Camoletto e «In» (1992, per violoncello, pianoforte e nastro) di Flavio Gatti. [a. ri.]

Luoghi citati: Torino