«Strage nel Nagorno massacrati 1000 azeri»

«Strage nel Nagorno massacrati 1000 azeri» Accuse agli armeni che stanno avanzando «Strage nel Nagorno massacrati 1000 azeri» Le vittime nella città diKhogialì L'Armata Rossa si sta ritirando MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'intero Azerbaigian piange le vittime di quella che è stata una delle più sanguinose settimane del conflitto del Nagorno-Karabakh. Malgrado l'inferiorità di uomini e mezzi, i miliziani armeni hanno conquistato tre giorni fa Khogialì, un paese vicino al capoluogo Stepanakert, infliggendo gravi perdite agli avversari. Khogialì è importante perché vi si trova l'unico aeroporto del Karabakh. Per giustificare i rovesci, le autorità di Bakù affermano che gli armeni sono stati appoggiati dalle truppe russe dislocate nella regione, e denunciano il massacro della popolazione civile: mille morti, in maggioranza donne, vecchi e bambini. In un messaggio alle famiglie delle vittime, il Presidente azero Ayaz Mutalibov ha definito lo scontro «un crimine», ed ha denunciato il «genocidio» degli azerbaigiani del Karabakh. Le autorità militari della Csi, invece, smentiscono ogni partecipazione dei soldati agli scontri. E gli armeni, da parte loro, affermano che gran parte della popolazione di Khogialì era stata evacuata prima dell'inizio dei combattimenti, e che nel paese si trovavano solo un migliaio di persone: in maggioranza uomini delle Forze armate azere. Certo la cifra di mille morti, sostenuta dagli azeri, sembra eccessiva, ma alcuni giornalisti occidentali hanno confermato di aver visto una ventina di cadaveri, tra cui donne e bambini, disseminati sulle colline attorno al villaggio armeno di Nakicevanik. Ieri gli armeni hanno lasciato passare circa 150 profughi, che hanno raggiunto dopo giorni di cammino nella neve la città di Agdam, subito al di fuori del Karabakh. Nella regione, abitata in maggioranza da armeni ma annessa nel 1923 all'Azerbaigian, solo la città di Shushà resta ancora in mano agli azerbaigiani. Il cannone, intanto, continua a tuonare. Le truppe azere hanno attaccato, conquistato e raso al suolo due villaggi armeni nel distretto di Mardakert. Gli azeri affermano che Shushà viene sottoposta ad un attacco massiccio: la notizia, già ripetuta più d'una volta, non è stata confermata, ma è un fatto che su Agdam venerdì è piovuta una salva di razzi, che ha causato una nuova fuga di civili, a malapena contenuta dalle autorità azere. Tutti attendono ora il ritiro del reggimento motorizzato 366, inviato nel Karabakh quattro anni fa su ordine di Michail Gorbaciov. Sottoposta al comando della Comunità di Stati Indipendenti, l'unità ha avuto l'ordine di ritirarsi, e il suo passaggio era atteso ad Agdam nella notte. Fabio Squillante

Persone citate: Ayaz Mutalibov, Fabio Squillante, Michail Gorbaciov

Luoghi citati: Agdam, Azerbaigian, Bakù, Mosca