Sciopero dei vigili del fuoco
Sciopero dei vigili del fuoco Sciopero dei vigili del fuoco Fino al 3 marzo solo emergenze In agitazione i medici carcerari Quattro giorni di agitazione (fino al 3 marzo) per i vigili del fuoco di Torino, Caselle, Ivrea, Pinerolo e Susa. Anche i medici delle carceri si astengono dal lavoro. La protesta dei vigili è stata indetta dal sindacato autonomo «Rappresentanza sindacale di base» per il mancato pagamento degli straordinari e degli arretrati dal 1984 al 1990; poi delle trasferte successive al 1990. I vigili del fuoco si astengono dalla prestazione di qualsiasi attività non inerente al servizio di soccorso, che è però sempre garantito. Inoltre hanno deciso di non preparare in caserma i pasti per i colleghi. Ieri il comando provinciale di fronte allo sciopero della mensa - ha dato incarico ad una ditta privata di confezionare i pasti da distribuire: pranzo e cena per 130 persone. La soluzione non è piaciuta. Sia alla caserma di corso Regina sia nei distaccamenti ieri hanno rifiutato il pasto esterno, considerandolo scarso. L'agitazione dei medici delle carceri si inizierà domani e durerà fino all'8 marzo. I sindacati dicono che è dal 1990 che è scaduto il contratto a parcella. I medici, dipendenti del ministero di Grazia e Giustizia chiedono il pagamento degli straordinari. Nel rispetto del codice di autoregolamentazione i detenuti avranno comunque l'assistenza che a loro spetta e verranno concesse le autorizzazioni perché possano assistere alle udienze processuali. Lo sciopero avrà anche altri riflessi: bloccherà infatti il trasferimento dei detenuti da un carcere all'altro.
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