Al Sud si ricomincia da Sme

Al Sud si ricomincia da Sme Il presidente Valori: «C'è la massima disponibilità verso nuovi partner» Al Sud si ricomincia da Sme Il gruppo scommette sul Mezzogiorno per vincere la sfida nell'alimentare ROMA DAL NOSTRO INVIATO Sull'agroalimentare tutti stanno puntando forte. Se gruppi che non si sono mai occupati di alimentazione e agricoltura forzano le macchine verso questi nuovi, remunerativi, obiettivi è assolutamente strategico, per chi ha sempre avuto questi settori come unica linea d'attività, fare altrettanto e anche di più. Una delle partite più interessanti è quella che si gioca sul latte: per questo prodotto la linea di demarcazione tra pubblico e privato corre a Nord di Roma. Calisto Tanzi sta piazzando le insegne della sua Parmalat dovunque ci sia una struttura appetibile tra la Toscana e le Alpi. Al Sud la leadership è della Sme, che ha la sua roccaforte in Campania. In questa regione l'azienda di Stato è «padrona» indiscussa del mercato, con il 70 per cento della produzione, trasformazione e distribuzione (attraverso i marchi «Latte Sud» e «Berna») del latte fresco. E' un settore economicamente solido e consolidato, nel cui contesto il fatturato Sme supera i 230 miliardi, circa il 60 per cento dell'intero fatturato nazionale. Ma, per il futuro, la parola d'ordine è «crescita». «La Sme - dice il presidente Giancarlo Elia Valori - è pronta e disponibile ad ampliare ulteriormente il panorama dei propri intervanti nel settore della zootecnia e della produzione del latte in Campania». Questa disponibilità, ha aggiunto Valori, deve essere confortata da un efficace ulteriore impegno, sulle linee della ricerca tecnologica e del miglioramento della qualità, di quei produttori che già hanno rapporti con il gruppo. Sono questi i fattori essenziali per portare il prodotto ai livelli che ne possono garantire la presenza strategica su mercati contrassegnati da competitività e selezione sempre più elevate. Ma la sfida della qualità non si ferma al latte. «La Sme - sottolinea Valori - vuole confrontarsi proprio su questo terreno, che è poi quello su cui si affronterà la concorrenza nel mercato unico europeo, con tutti i comparti produttivi. In quest'ottica la nostra disponibilità è massima verso chiunque voglia avere nella Sme un interlocutore e un partner». Siamo entrati nell'ultimo decennio del secolo e siamo alle soglie dell'avvio di un processo di integrazione economica e politica che interesserà tutto il Continente europeo e dobbiamo riflettere concretamente (e concretamente agire di conseguenza) sul fatto che un ulteriore ritardo nel risanamento globale del Mezzogiorno d'Italia trasformerebbe l'Italia nel Mezzogiorno d'Europa. Quali le linee da seguire? Una delle strade è l'uscita dalla logica dell'intervento assistenziale e straordinario, per entrare risolutamente nella prospettiva di impegni finanziari e d'investimento infrastnitturale razionali, concreti e risoluti nel cui ambito lo Stato continui ad incoraggiare e seguire le fasi più importanti e vitali del processo di crescita. Ma, in un contesto come quello attuale, si può raggiungere in tempo questi obiettivi? «Mi rendo conto che è una strada difficile - ammette Valori - per la presenza di forme infiltranti di crimine organizzato che perpetuano il circolo vizioso che lega la disoccupazione all'occupazione illegale, il degrado sociale alla sfiducia imprenditoriale, la corruzione alla concussione». «E' una strada che va percorsa in una cornice di coordinamento solidale tra intervento dello Stato (specie nella prevenzione e repressione del crimine) ed azione imprenditoriale che per essere efficace deve essere prima di tutto tutelata». «E' una strada - conclude il presidente del gruppo alimentare - che, in termini operativi e dal punto di vista Sme, può snodarsi attraverso una spinta alla crescita del sistèma produttivo e distributivo nel campo agroalimentare, una spinta che sia in grado di collegare efficacemente la qualità dei prodotti italiani con le attuali e future esigenze dei consumatori europei». La linea vincente potrebbe dunque essere un'azione in grado di migliorare tutte le fasi della «catena» che si manifesti mediante la creazione di una moderna e razionale rete di distribuzione (che tra l'altro può avvalersi di un sistema autostradale che nel Sud è di livello europeo) idonea a favorire la fluidità del mercato ed il rispetto delle esigenze dei consumatori i cui bisogni e le cui propensioni sono del tutto allineati con il resto del Paese. Vanni Cornerò LA SME NEL PIATTO GI0IO BERTOLLI DE RICA ITALGEL SI.CO SME 1 INTERNATIONAL ALIVAR SIF-SME INTERNATIONAL FOODS SOCIETÀ' GENERALE SUPERMERCATI AUTOGRILL SME RICERCHE La produzione della società Iri che opera nell'agroalimentare ha un valore pari a 5500 miliardi

Persone citate: Calisto Tanzi, Giancarlo Elia Valori, Valori, Vanni Cornerò

Luoghi citati: Campania, Europa, Italia, Roma, Toscana