Ucciso in piazzo, a 18 anni
Ucciso in piazza, a 18 anni Ucciso in piazza, a 18 anni L'agguato dei killer ad Alcamo Colpito un amico della vittima ALCAMO.-Un ragazzoni 18 anni, Stefano Lombardo, è stato assassinato ieri sera in un agguato in piazza Giulio, la principale di Alcamo. Il suo amico Bernardo Bruno, di 17, che era con lui, è stato raggiunto da tre proiettili allo stomaco ed è in fin di vita. E' stato operato d'urgenza. Un fratello di Lombardo, Giuseppe, tempo fa fu ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia vicino a Partinico. L'agguato, poco prima delle 19, è avvenuto tra la folla terrorizzata vicino a corso 6 Aprile, la strada più importante della cittadina che sabato sera diventa isola pedonale. Ad Alcamo i gruppi mafiosi sono in lotta in una faida che sembra non aver fine e che soltanto l'anno scorso ha fatto 24 vittime. Lombardo era con alcuni amici proprio nel posto dove di solito si danno appuntamento i giovanissimi. Polizia e carabinieri non hanno dubbi: il delitto rientra nella sanguinosa catena di vendette che ha sconvolto gli equilibri fra le cosche locali già scompaginate negli Anni Ottanta quando, sconfitti e decimati, i fratelli Filippo e Natale Rimi furono co¬ stretti a fuggire. Il primo è tuttora introvabile; l'altro, nei giorni scorsi, è stato arrestato a Palma di Majorca dove si trasferì anni fa. Qui secondo gli investigatori non avrebbe smesso di mantenere stretti legami con i clan di Cosa nostra in Sicilia. La magistratura italiana, attraverso vie diplomatiche, ha chiesto la sua estradizione. La faida in corso ad Alcamo tuttavia non sarebbe .collegata con la fuga dei fratelli Rimi conseguente all'affermazione anche in questa zona dei corleonesi. Carabinieri e polizia sono convinti che la contrapposizione fra i clan alcamesi, in particolare fra quelli dei pastori e quelli implicati nel racket delle estorsioni e nel traffico di droga,,sia dovuto a reciproci sgarbi) come quando durante le feste del Natale 1990 alcuni «picciotti» avrebbero osato rapinare, sottraendo loro alcune decine di milioni, sei o sette boss che stavano giocando d'azzardo in una casa di campagna. Sedici giorni dopo il primo delitto per ritorsione. Antonio Ravidà
Persone citate: Antonio Ravidà, Bernardo Bruno, Majorca, Natale Rimi, Rimi, Stefano Lombardo
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