Il caldo vento che viene dai monti

Il caldo vento che viene dai monti METEOROLOGIA DI STAGIONE Il caldo vento che viene dai monti E nell'Europa centrale la fabbrica delFoehn SPESSO sull'Italia settentrionale, in particolare a fine inverno sulla pianura padana, si abbattono venti fortissimi provenienti da OvestNord-Ovest che, a seconda della stagione, si presentano caldi, freddi o temperati. Cerchiamo di individuare la genesi di queste correnti. Quando sull'Europa centrale, ma anche sul bacino del Mediterraneo settentrionale, si instaurano situazioni di circolazione con marcato gradiente barico, la presenza di consistenti ostacoli orografici, quali le Alpi e gli Appennini, può provocare la formazione di correnti sotto vento. Una situazione tipica di questo genere si ha quando sull'Europa centrale e nord-orientale staziona una consistente depressione (B), che determina un gigantesco vortice a tutte le quote dell'atmosfera senza fronti di perturbazioni direttamente collegati. Contemporaneamente a latitudini settentrionali ruota l'anticiclone delle Azzorre (A) che costituisce un centro d'azione molto robusto di tutte le masse d'aria che investono l'Europa. Tra le due configurazioni bariche, cioè tra il movimento rotatorio in senso orario della circolazione anticiclonica (A) ed il movimento antiorario della circolazione ciclonica (B), si instaura un vento discendente che dalla costa atlantica spira sulle regioni della foce del Rodano, tra Avignone e Marsiglia. Questo vento fortissimo, freddo e secco, con raffiche di oltre 100 chilometri l'ora e che può durare da poche ore a 3-4 giorni, è il Mistral. Irrompendo sul Golfo del Leone può fare risentire i suoi effetti marginali sulle valli laterali alpine; proseguendo poi ia sua corsa sulle coste della Sardegna, della Sicilia e su quelle tirreniche, assume la denominazione di Maestrale; pur conservando le stesse caratteristiche del Mistral è meno violento ma pur sempre tale da dare filo da torcere ai marinai. Contemporaneamente la depressione (B) sull'Europa centrale provoca l'afflusso di forti venti settentrionali con aria umida proveniente dall'Atlantico che, convogliati contro l'arco alpino, determinano un accumulo di masse d'aria so¬ pravvento alla catena montuosa. Quest'aria tenterà di aggirare l'ostacolo associandosi al Mistral oppure cercherà di superarlo risalendo le pendici da un lato e scendendo lungo il versante opposto. Si ha così quel fenomeno atmosferico noto come Stau sui versanti a Nord, dovuto all'addensamento di nubi con piogge o nevicate persistenti; sui versanti a Sud avremo invece un vento forte e caldo chiamato Foehn o Favonio (dal latino Favonius, vento da Ovest) che scendendo verso la pianura padana si riscalda per compressione. Le conseguenze indirette del Foehn, forte e caldo sono: dissolvimento delle nubi in pianura, scioglimento della neve e distacco di valanghe sui versanti meridionali; situazione favorevole all'incendio dei boschi; dispersione del materiale inquinante in sospensione. Qualcuno potrebbe obiettare che il Foehn, vento tipico delle vallate alpine, non è poi così caldo come potrebbe sembrare. In effetti il rialzo termico durante lo scavalcamento delle montagne è notevole, ma non è tanto forte da dissolvere l'aria umida, fredda e pesante che ristagna sulla pianura in quanto si tratta di aria calda ma leggera. L'aria fredda verrà rimossa invece per effetto di un movimento ondulatorio creato dalle montagne che, rimescolandola con quella calda, darà la sensazione di trovarsi in presenza di correnti fredde. Infine l'instaurarsi di correnti fredde provenienti da Nord con cielo limpido e sereno trae origine dalla particolare configurazione barica assunta da un'area di alta pressione presente sull'Europa. Infatti quando l'anticiclone delle Azzorre si espande con un promontorio verso le regioni orientali, sviluppandosi secondo i paralleli, il suo moto vorticoso favorisce la discesa di venti freddi polari verso le regioni mediterranee ed i Balcani. Si crea così una situazione di Tramontana, vento freddo; esso è all'origine di tempo perturbato sul centro Mediterraneo per contrasto termico con le correnti calde africane. Giorgio Minetti

Persone citate: Favonio, Giorgio Minetti, Mistral, Tramontana