BAUSCH, LA VITA E' IN SCENA di Sergio Trombetta

BAUSCH, LA VITA E' IN SCENA BAUSCH, LA VITA E' IN SCENA Tutte le novità della danza UN nuovo anno italiano per Pina Bausch. La grande coreografa tedesca sarà presto nel nostro Paese con il suo Tanztheater di Wuppertal: a maggio presenta Viktor alla Fenice di Venezia, a giugno Ifigenia in Tauride al Regio di Torino e all'Opera di Roma. Con giusto tempismo la Ubulibri pubblica 12 teatro di Pina Bausch (pp. 248, Lire 60.000) di Leonetta Bentivoglio, il testo più completo dedicato alla pallida signora del teatrodanza. Prendere dei danzatori dalle personalità vive e palpitanti; metterne l'anima a nudo attraverso defatiganti sedute psicanalitiche in sala ballo; portare alla superficie paure, entusiasmi, tic, voglie represse, desideri nascosti, incubi ricorrenti; assemblare questi materiali in uno spettacolo mescolandoli e sfruttandoli come «Leit Motiv». E' stata la grande scoperta della Bausch; la nascita di un «metodo» utilizzato in questi quasi venti anni per costrure un corpus di spettacoli che è il ritratto nostalgico e graffiarne dell'uomo di questa seconda metà del secolo, il racconto della guerra dei sessi, del rapporto sempre più difficile fra persona e società. Il Tanztheater di Wuppertal nasce come momento di rottura dei tradizionali schemi di danza a metà degli Anni 70, ma il pubblico italiano ha scoperto e deciso di amare Pina Bausch a partire dalla monumentale antologia di spettacoli della coreografa programmata alla Fenice di Venezia nel 1985. Usciva in quegli anni anche questo volume della Bentivoglio che in poco tempo divenne una guida indispensabile al Pina-Bausch-pensiero e contribuì non poco a far conoscere la coreografa da noi. Un lavoro che resta insuperato e che, in occasione di questa ripubblicazione per la Ubulibri, la Bentivoglio ha ampiamente aggiornato con gli spettacoli degù ultimi sette anni: Viktor, Palermo Palermo, Madrid, il film II grido dell'imperatrice. Il volume si apre con una lunga intervista in cui la coreografa racconta il suo pubblico e il suo privato. Segue una analisi criti¬ ca e dettagliata di tutti i lavori, dal 1974, anno in cui la coreografa debutta a Wuppertal con Fritz e Ifigenia in Turide, «capolavoro giovanile» ripreso in repertorio lo scorso anno, sino all'ultimo dedicato alla Spagna e presentato al Festival d'autunno a Madrid nell'autunno del 91. Ma l'editoria di danza non si ferma qui, negli ultimi mesi le uscite sono state numerose. Alberto Testa propone con I grandi balletti un Repertorio di quattro secoli del Teatro di Danza (Gremese, pp. 256, L. 58.000). Rigorosamente in ordine alfabetico, da Les Abeilles sino a Zorba il greco, in questo volume Testa (storico e critico) affronta in modo curioso la storia della danza sotto forma di elenco di tutti (o quasi) i titoli di balletti. Per ognuno viene fornita una scheda ragionata .(autori di coreografia, libretto, musica, scene, costumi, intepreti alla prima, riprese successive ecc.) e una nota critica. Sara Acquarone, decana dei coreorafia italiani, offre consigli sulla sua professione in Invito alla coreografia (Promolibri, pp. 158, L: 29.000). nvolumeèricco di informazioni sulla stòria della coreografia, soprattutto del 900. Per districarsi nel panorama complesso e turbolento della danza contemporanea, La parola alla danza di Marinella Guatterini (Ubulibri, pp. 80, lire 15.000). E' il resoconto di quattro incontri tenuti alla Scuola d'Arte drammatica Paolo Grassi di Milano con Birgitt Cullberg, Susanne Linke, William Forsythe, Bob Wilson. In Altre scene altre danze (Einaudi, pp 276, lire 36.000) Elisa Vaccarino interviste numerosi protagonisti del palcoscenico, da Pina Bausch a Carole Armitage, William Forsythe e altri. Marinella Guatterini e Michele Porzio invitano alla riscoperta di un genio dimenticato, Nijinska iseie Satie (Mondadori Arte e Teatro PonchieUi di Cremona, pp. 144, s.i.p.). Bronislava Nijinska, sorella di Vaslav, è stata una figura di coreografa di prima grandezza che soltanto ora si incomincia a valutare appieno. Questo volume dedicato al neoclassicismo in Francia negli Anni 20 è un contributo decisamente importante. Sergio Trombetta Pina Bausch: Ubulibri pubblica una biografìa della coreografa tedesca