Primario condannato per falso a 8 mesi

Primario condannato per falso a 8 mesi Alterò la cartella clinica di un paziente Primario condannato per falso a 8 mesi Un primario di chirurgia è stato condannato ad 8 mesi di reclusione per aver falsificato la cartella clinica della vittima di un incidente stradale nelle parti che potevano dar adito a responsabilità dei medici. E' accaduto all'ospedale di Chieri. Il primario è Giuseppe Walter Drago, 58 anni, Torino, corso San Maurizio 19, una lunga carriera alle spalle. Doveva rispondere anche di omicidio colposo, ma la prima sezione del tribunale penale (presidente Ambrosini) ne ha dichiarata la prescrizione. La vicenda risale al 27 maggio '79. Sulla provinciale Cerreto-Gallareto, nell'Astigiano, il pensionato Giuseppe Fasolio 60 anni, di Cerreto viene investito da una Renault 4 condotta da Walter Casalegno, 37 anni, anche lui di Cerreto, via Nuova 1. Il Fasolio riporta varie fratture, è colpito da emorragia allo stomaco e viene trasportato al pronto soccorso di Chieri. Secondo l'accusa, il professor Drago e l'aiuto Silvio Bigliani «non avrebbero prestato idonee cure» al Fasolio. In particolare non avrebbero provveduto a consultare un urologo, né ad effettuare gli esami necessari e a trasferire il pensionato in una clinica urologica o in un reparto specializzato. Giuseppe Fasolio morì. Cinque anni dopo, nell'84, il giudice istruttore Mario Vaudano rinviò a giudizio i due medici e l'automobilista. A tredici anni dal fatto la sentenza del tribunale di non doversi procedere per omicidio colposo nei confronti dei medici Drago e Bigliani e dell'investitore Casalegno a causa della prescrizione del reato. La contraffazione di alcune pagine della cartella clinica del pensionato al fine di garantire l'impunità dei medici curanti è invece costata cara al primario di chirurgia. Il documento falsificato è un atto pubblico: il prof. Giuseppe Walter Drago ha ammesso la manipolazione ed ha patteggiato la pena di otto mesi con la condizionale. Al processo si era costituita parte civile la sorella della vittima, Lucia Fasolio, 78 anni.

Luoghi citati: Chieri, Torino